Campobasso/ Elezioni, il centro destra: fermate le macchine!

di Stefano Manocchio

Si potrebbe parlare, volendo essere ‘buonisti’, di una fase di ‘impasse’; ma in verità l’indecisione che circola nel centro destra per la scelta del candidato a sindaco per le prossime comunali a Campobasso è qualcosa di più e non è questa certo una buona notizia. I due tavoli, quello nazionale e quello regionale, da alcuni giorni hanno interrotto il dialogo e l’ultima riunione prevista non si è tenuta più; circola notizia di una sorta di insofferenza a Roma verso l’indecisione atavica nelle scelte da parte dei molisani. L’incaglio sarebbe non tanto sui nomi, quanto sull’attribuzione della ‘nomination’ ai partiti.

Nel mentre una ipotizzata riunione da tenersi dopodomani è stata smentita e tutto, a livello regionale, starebbe procedendo con iniziative singole e niente affatto accreditate dagli altri. Visto che di sicuro la questione non troverà soluzione nei prossimi quattro o cinque giorni, cerchiamo, o almeno speriamo, di capirci di più.

In sostanza nel nazionale, dopo il rifiuto di Quintino Pallante, si starebbe spostando l’asse a favore della Lega, con un accordo tacito ancora non condiviso però da Forza Italia; di contro in Molise ci sarebbe adesso un fronte che spingerebbe soprattutto sui Popolari per l’Italia, ma con un ‘piano B’ per il ritorno di candidatura a favore di Fratelli d’Italia.

Questa sorta di dualismo (o braccio di ferro se preferite) avrebbe indotto i ‘romani’ ad esortare i ‘molisani’ a fermare le macchine e tornare con nomi certi e scelte condivise che, lo ricordiamo, nel caso dei capoluoghi di regione devono poi essere confrontate con i piani nazionali (trovando un equilibrio su un paniere che in questa tornata di amministrative è di sei comuni capoluogo) e solo allora confermate.

Che sia un risiko o un rompicapo poco importa, purché porti alla fine a soluzione.

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