Campobasso/ A settembre la differenziata sarà completa: se cinque anni vi sembran pochi!

La notizia certamente è di quelle che i cittadini aspettano di sapere; ma prima di poter dire che finalmente arriverà a conclusione la quadratura del cerchio (e nello specifico la copertura della raccolta differenziata per tutti i quartieri di Campobasso) forse è meglio prudenzialmente aspettare ancora un po’. All’appello mancano Vazzieri e zone del centro cittadino, quindi più o meno il cuore del capoluogo di regione ed una delle zona ridosso dello stesso. A Vazzieri l’attivazione del servizio sarebbe cosa fatta, come è stato spiegato dai responsabili della Sea: dal 2 Maggio al 12 Giugno la distribuzione dei kit per circa  2600 utenze ed altre 2500 entro il 24 luglio, infine a settembre l’ area di prossimità murattiana: altre 2600 utenze servite. Oltre a tirare un respiro di sollievo non si può fare a meno di considerare come la soluzione sia arrivata ben oltre le previsioni e non senza alimentare qualche dubbio, soprattutto sulle numerose interruzioni di comunicazione sull’argomento, non solo da parte di questa amministrazione comunale ma anche delle altre. Citiamo solo l’ultimo passaggio di un percorso contorto che, a dispetto di finanziamenti corposi, è stato tutt’altro che celere ed anche poco lineare.

Nel capoluogo di regione sono passati all’incirca tre anni (stima arrotondata per difetto) da quando è stato effettuato il ritiro dei bidoni dell’umido nelle zone dove ancora la differenziata ‘porta a porta’, o meglio condominiale, non era stata effettuata; la spiegazione ufficiale era che la misura sarebbe stata transitoria e che nel giro di alcuni mesi si sarebbe provveduto a risolvere il problema. Non solo: venne spiegato che la gente non rispettava le prescrizioni nel conferimento dei rifiuti e spesso nell’umido si trovava altro. Il fatto è che togliendolo proprio, quel bidone, la situazione nel tempo si è ancora aggravata; umido e secco ancora adesso vengono ‘scaricati’ in un unico cassonetto, anche se di norma dovrebbero poi essere destinati in maniera diversa, visto che il primo viene trattato e il secondo va in discarica indistinta. Bene (anzi male): adesso va tutto insieme e supponiamo che l’umido vada in discarica, come di norma assolutamente non dovrebbe accadere. 

Andando leggermente a ritroso nel tempo, dovrebbero essere cinque gli anni passati dallo strombazzante inizio del servizio di raccolta differenziata a Campobasso; non pochi certo e nel frattempo si è alimentato il vizio ‘cafonengno’ di quelli che, essendo residenti in zone (o paesi) dove vige la differenziata porta a porta, scaricano masse ingombranti di rifiuti nei cassonetti ancora disponibili. Da ottobre dovranno allungare ulteriormente il tragitto e indirizzarsi altrove, almeno si spera.

Stefano Manocchio

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