247° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Bilancio operativo del 2020

Nella mattinata odierna, presso la sede del Comando Regionale Molise della Guardia di Finanza, è stato festeggiato il 247° anniversario di fondazione del Corpo.
Le celebrazioni hanno avuto inizio con la resa degli onori ai Caduti della Guardia di Finanza e la deposizione di una corona di alloro presso la lapide dedicata alla memoria del Finanziere molisano Antonio Zara, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto nell’adempimento del dovere il 17 dicembre 1973 presso l’aeroporto di Fiumicino. Presenti i familiari del Finanziere Antonio Zara e delle “Vittime del Dovere” molisane.

La cerimonia, che si è svolta con una rappresentanza composta da militari in servizio ed in congedo nonché dai membri dell’Organo di rappresentanza militare, è proseguita con la lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA e dell’ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe ZAFARANA.
Successivamente, il Comandante Regionale Molise, Generale di Brigata Salvatore REFOLO, ha pronunciato una breve allocuzione durante la quale, fra l’altro, ha inteso ringraziare le Fiamme Gialle molisane per l’impegno quotidianamente profuso, gravato dalla situazione emergenziale tuttora in corso, a tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato e della legalità in generale, esortandole, nel contempo, a proseguire con tenacia nell’azione di vigilanza nei diversi settori della mission istituzionale.
La cerimonia si è conclusa con la consegna delle ricompense di ordine morale ai militari che si sono maggiormente distinti nell’adempimento delle molteplici attività di servizio.

2019
Nel corso dell’anno 2020 la Guardia di Finanza ha eseguito 1.029 controlli per assicurare
il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 2.240 interventi ispettivi
e 512 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile, in tutti gli ambiti della
propria missione istituzionale, per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica ed
organizzata nel tessuto economico e sociale, con un impegno “a tutto campo” a tutela
delle famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo
del Paese.
L’evasione fiscale, sia nazionale che internazionale, le frodi carosello, le indebite
compensazioni, gli illeciti doganali, i traffici illeciti di prodotti petroliferi costituiscono un
grave ostacolo allo sviluppo economico in quanto distorcono la concorrenza, minano il
rapporto tra i cittadini e lo Stato e penalizzano l’equità sociale, sottraendo spazi
d’intervento a favore delle fasce sociali più deboli.
Nell’attuale periodo di crisi economica, ulteriormente accentuata dalla grave pandemia
tuttora in atto, gli effetti distorsivi della concorrenza e del mercato provocati dall’evasione
fiscale sono oltremodo accentuati. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalle
Fiamme Gialle, eseguita mediante interventi mirati e selettivi volti ad arginare i più gravi e
diffusi fenomeni di illegalità tributaria, azione di contrasto fondata sull’incrocio delle banche
dati e di polizia, sul capillare controllo economico del territorio e sulle risultanze delle
indagini di polizia giudiziaria e valutaria.
Un’attività che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione di 1.684 interventi
ispettivi e di 23 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare
reati fiscali, principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle
scritture contabili e all’omessa dichiarazione e di denunciare 29 soggetti all’Autorità
Giudiziaria.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di circa 2,7
milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità
Giudiziarie ammontano ad oltre 7,5 milioni di euro.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 12 i casi scoperti di
società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite
compensazioni.
Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa,
come testimonia l’individuazione di 13 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che
hanno occultato ricavi per 14 milioni di euro nonché evaso 2,3 milioni di euro di IVA.
Inoltre, sono stati verbalizzati 12 datori di lavoro per aver impiegato 41 lavoratori in
“nero” o irregolari.
Ammontano, invece, a 29 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di
contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale
mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici
illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria
volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere
transnazionale, operanti nel settore.


GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA E ORGANIZZATA BILANCIO OPERATIVO 2020

Nel corso dell’anno 2020 la Guardia di Finanza ha eseguito 1.029 controlli per assicurare
il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 2.240 interventi ispettivi
e 512 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile, in tutti gli ambiti della
propria missione istituzionale, per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica ed organizzata nel tessuto economico e sociale, con un impegno “a tutto campo” a tutela
delle famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo
del Paese.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

L’evasione fiscale, sia nazionale che internazionale, le frodi carosello, le indebite
compensazioni, gli illeciti doganali, i traffici illeciti di prodotti petroliferi costituiscono un
grave ostacolo allo sviluppo economico in quanto distorcono la concorrenza, minano il
rapporto tra i cittadini e lo Stato e penalizzano l’equità sociale, sottraendo spazi
d’intervento a favore delle fasce sociali più deboli.
Nell’attuale periodo di crisi economica, ulteriormente accentuata dalla grave pandemia
tuttora in atto, gli effetti distorsivi della concorrenza e del mercato provocati dall’evasione
fiscale sono oltremodo accentuati. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalle
Fiamme Gialle, eseguita mediante interventi mirati e selettivi volti ad arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria, azione di contrasto fondata sull’incrocio delle banche dati e di polizia, sul capillare controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria.
Un’attività che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione di 1.684 interventi
ispettivi e di 23 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare
reati fiscali, principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle
scritture contabili e all’omessa dichiarazione e di denunciare 29 soggetti all’Autorità
Giudiziaria.

Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di circa 2,7
milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità
Giudiziarie ammontano ad oltre 7,5 milioni di euro.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 12 i casi scoperti di
società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite
compensazioni.
Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa,
come testimonia l’individuazione di 13 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che
hanno occultato ricavi per 14 milioni di euro nonché evaso 2,3 milioni di euro di IVA.
Inoltre, sono stati verbalizzati 12 datori di lavoro per aver impiegato 41 lavoratori in
“nero” o irregolari.
Ammontano, invece, a 29 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di
contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.

Complessivamente, sono stati sequestrati 71.800 chilogrammi di prodotti
energetici, con la denuncia alla competente Magistratura di 3 responsabili.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 17 controlli riscontrando
9 violazioni, con la verbalizzazione di 57 soggetti, di cui 2 denunciati all’Autorità
Giudiziaria.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

La Guardia di Finanza, anche nel 2020, ha dedicato particolare attenzione agli illeciti in
materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la
trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica Amministrazione, pregiudicano
la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite
percezioni.
Lo specifico settore d’intervento assume rilievo strategico per il Paese, in quanto la lotta
agli sprechi di denaro pubblico e alla corruzione, tutela la necessità di un utilizzo oculato
ed efficiente dei finanziamenti nazionali e comunitari, tanto più importante in un contesto
emergenziale come quello attuale.

333 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 41 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 36 deleghe svolte con la Corte dei conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state
pari a 1.880.000 euro. Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola
Comune e della Politica Comune della Pesca, sono state scoperte indebite percezioni
per 250.000 euro, mentre in materia di fondi strutturali ammontano a 100.000 euro i
finanziamenti illeciti individuati

Si tratta di attività che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 33 milioni di euro, a carico di 52 soggetti.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno
specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del
“reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il
contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti
delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare
oltre 730.000 di euro erogazioni indebitamente percepite e circa 250.000 euro di
contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria 70
responsabili.

Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a 1.380.000 euro.
Le persone complessivamente denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e
altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 29, di cui 18 Pubblici Ufficiali. In
tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale
Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2020, i Reparti hanno effettuato controlli in
materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e
trasparenza.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di
infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità
organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta in uno scenario
contraddistinto dalla impellente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria
nella delicata fase post emergenza.
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è
concretizzato con il sequestro di beni per un valore di oltre 700.000 euro a seguito di 10
interventi in materia di riciclaggio ed auto-riciclaggio, che hanno permesso di deferire
all’Autorità Giudiziaria 19 responsabili in relazione ad un riciclaggio accertato pari ad oltre
15 milioni di euro, nonché di proporre ulteriori misure patrimoniali per 13 milioni di euro.
Con riguardo alla prevenzione dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, sono state approfondite 117 segnalazioni di operazioni sospette provenienti dalle diverse tipologie di operatori finanziari soggetti alla disciplina di settore.

Nel campo dei reati fallimentari, sono stati deferiti alla Magistratura ordinaria 34 soggetti
responsabili di aver posto in essere distrazioni patrimoniali del valore complessivo pari a
5,6 milioni di euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti
patrimoniali 30 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti hanno
raggiunto, complessivamente, la quota di 2,5 milioni di euro. Ammonta, invece, ad oltre
800.000 euro il valore degli ulteriori beni, quote societarie e disponibilità finanziarie
proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Sono stati inoltre eseguiti 752 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti
della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della
documentazione antimafia.

L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata rivolta a contrastare la
contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle
merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di
sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 73 interventi, sottoponendo a sequestro 725.922 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 48 responsabili.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente
impegnata nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le
fattispecie fraudolente riferite, da un lato all’illecita commercializzazione di beni utili a
fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

In tale contesto sono stati denunciati 8 soggetti per reati di frode in commercio, vendita
di prodotti con segni mendaci e ricettazione, nonché sottoposte a sequestro oltre 133.000
mascherine e 70 litri di liquido igienizzante.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE

Il Decreto Legislativo n. 177 del 2016 e il Decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto
2017 hanno individuato la Guardia di Finanza come unica Forza di polizia responsabile
dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in ambiente marino.
Il controllo del territorio del mare e dello spazio aereo sovrastante per il contrasto ai
traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che integra le
diverse componenti operative del Corpo.
Con riferimento alla collaborazione con le organizzazioni internazionali, occorre ricordare
quella con l’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera FRONTEX, finalizzata alla
vigilanza marittima e terrestre dei confini esterni dell’Unione Europea. In tale contesto, il
dipendente Reparto Operativo Aeronavale di Termoli ha impiegato una propria vedetta,
in territorio ellenico, nell’ambito dell’operazione POSEIDON 2020 volta al contrasto dei
flussi migratori illegali e dei traffici illeciti provenienti dall’Egeo occidentale.
La componente navale, in virtù delle prerogative che gli sono riconosciute dalla normativa
sopra richiamata, nel 2020, oltre agli interventi di polizia marittima, demaniale ed
ambientale, ha effettuato 434 controlli di polizia nei confronti di altrettante unità navali di
varia tipologia.

L’attività di contrasto al traffico di stupefacenti condotta sul territorio, sempre in sinergia
con la componente navale, ha consentito, nel complesso di sottoporre a sequestro 4.000
piante di cannabis, oltre 1,5 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario genere,
denunciare all’Autorità Giudiziaria 117 soggetti, dei quali 34 tratti in arresto, nonché
di segnalare alle competenti Autorità Prefettizie 174 assuntori.

CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

la Guardia di Finanza è costantemente impegnata nelle molteplici attività connesse alle
attività di concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, assicurate, in
via prioritaria, dalla componente specializzata Anti-Terrorismo e Pronto Impiego.
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato
confermato, altresì, nell’ambito delle direttive emanate dal Ministero dell’Interno per la
gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza.
Nello specifico comparto, a seguito dell’emergenza epidemiologica, la predetta
componente specialistica e gli altri Reparti dipendenti, unitamente alle altre Forze di
Polizia, hanno assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia,
eseguendo oltre 1000 controlli, che hanno consentito di deferire, a vario titolo, all’Autorità Giudiziaria 43 responsabili, nonché di sanzionare amministrativamente ulteriori 272 soggetti.

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