Venittelli: plauso per la legge approvata in Parlamento denominata ‘Dopo di noi’, a sostegno dei disabili orfani

 “Accompagnare l’esistenza delle persone diversamente abili non solo verso percorsi di inclusione, assistenza e integrazione, mirando al concetto di vita indipendente, ma anche nel sostegno morale e reale quando vengono meno i loro punti di riferimento più importanti, ossia i genitori. Questo è l’obiettivo lodevole della legge approvata in Parlamento denominata ‘Dopo di noi’, che guarda proprio al periodo successivo alla scomparsa dei genitori, non disperdendo sacrifici e volontà ferree con cui madri e padri si sono presi cura negli anni della prole portatrice di handicap”.
L’onorevole del Pd Laura Venittelli si dichiara orgogliosa di aver contribuito insieme ai colleghi dem e alla prima firmataria Ileana Argentin di una norma che assicura una continuità nella qualità della vita anche ai disabili che restano orfani. “Per noi parlamentari del Pd si tratta di una piccola rivoluzione copernicana nelle Politiche sociali e testimonianza ineludibile di come la sensibilità della maggioranza di governo vada in profondità nella società italiana, a tutela di chi ha più bisogno”.

Per la Venittelli si tratta di una novità nel panorama dell’ordinamento giuridico che fa compiere un passo avanti al Paese verso una civiltà e una giustizia sociale imprescindibili.

Cosa prevede la legge:
Il provvedimento si pone l’obiettivo di corrispondere a uno degli impegni contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in particolare laddove si riferisce al diritto di scegliere liberamente, sulla base del principio di uguaglianza, dove e con chi vivere, ovvero non essere obbligati a vivere in una particolare sistemazione, come purtroppo ancora oggi avviene con il ricorso alle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) .

Come recita l’articolo 1, il provvedimento  è centrato sulle persone con disabilità e finalizzato a favorire il loro benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia. L’Italia resta nelle ultime posizioni se la si confronta con altri Paesi europei, e il cammino verso una reale uguaglianza che riconosca le differenze è ancora purtroppo lungo e pieno di ostacoli.

La proposta di legge affronta le questioni riguardanti la disabilità in modo organico. Innanzitutto, mette fine all’insopportabile distinzione per categorie in vigore fino a ora. Punta, poi, a favorire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità. Lo fa con una strategia che abbraccia i diversi, importanti aspetti problematici della disabilità: con l’istituzione di un Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare ma anche agevolando le erogazioni di soggetti privati; disciplinando le modalità di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in campo, con interventi innovativi di residenzialità che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa famiglia.

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