Sinistra Italiana: per una politica a servizio di chi non ha voce

La Commissione Nazionale per il Progetto ha pubblicato sul sito www.sinistraitaliana.si il DOCUMENTO POLITICO che costituisce la base problematica del nuovo partito che si propone: < Vogliamo riaffermare il senso e l’utilità dell’azione politica facendo prima di tutto una scelta netta, schierandoci dalla parte di chi non ha ricchezza né potere, di chi è oppresso e sfruttato, di chi vive del proprio lavoro, di chi vorrebbe farlo ma non può e di chi un lavoro neanche lo cerca più. Ma nella nostra società non c’è solo sofferenza e imbarbarimento: ci sono pratiche di organizzazione e resistenza, ci sono saperi diffusi ed esperienze condivise, c’è la generazione più istruita nella storia del nostro paese>.
Aver difeso la Costituzione è stato necessario ma non basta, c’è bisogno di battersi per farla rispettare e farla attuare a partire dall’art.1. aver sostenuto la raccolta delle firme sulle tre proposte referendarie in materia di lavoro promossa dalla CGIL è stato necessario ma non basta, perché c’è bisogno di continuare a lottare per il ripristino dell’art.18 e dell’obbligo di una giusta causa per poter licenziare una persona che lavora.
Essersi schierati in Parlamento a sostegno del Mezzogiorno, delle famiglie povere e dei malati a cui sono negate le cure, non basta, perché occorre cambiare le politiche economiche e renderle più eque, giuste e solidali.
Aver sostenuto la mobilitazione in difesa della scuola pubblica ha evitato di lasciar soli tanti docenti e studenti del nostro paese, ma non basta perché serve investire di più in Italia sui saperi e sulla conoscenza, sulla ricerca e sulle università, salvaguardando i piccoli Atenei a partire dalle migliori esperienze localizzate nelle aree interne e nel Sud.
Aver difeso le Province e i Comuni è stato utile ma non basta perché i tagli apportati ai servizi pubblici negli ultimi 20 anni sono stati devastanti e hanno compromesso la qualità della vita delle persone più deboli, e occorre invertire la rotta.
Per cambiare passo c’è bisogno di andare oltre la protesta, di saper organizzare e unire chi non ha voce e di sostenere un progetto politico e sociale innovativo e solidale come quello che si propone Sinistra Italiana.

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