Disostruzione delle vie aeree in età pediatrica: predisposta apposita proposta di legge in Molise

Il soffocamento provocato da corpi estranei rappresenta una delle cause principali di decesso nei bambini nella fascia di età da 0 a 3 anni, ed è comune anche in età maggiore fino ai 14 anni. Secondo i dati diffusi recentemente dal progetto Susy Safe si stima che nell’Unione Europea, ogni anno, i casi che riguardano bambini di età compresa tra 0 e 14 anni siano circa 50 mila, l’1% dei quali mortale. Tra questi, circa 10 mila incidenti coinvolgono oggetti inorganici, fabbricati industrialmente, quali parti in plastica e metallo, monete e giocattoli. 2 mila i casi all’anno provocati dai giocattoli, quelli mortali sono all’incirca 20.

In Italia, prendendo in riferimento i dati ufficiali dell’Istituto nazionale di statistica, il 27% delle morti classificate come «accidentali» tra i bambini da 0 a 4 anni avviene proprio a causa di soffocamento per inalazione di un corpo estraneo o di cibo. Percentuale che si riduce all’11% nella fascia d’età 5-9 anni e al 5% in quella 10-14 anni. Si tratta di una statistica al contempo allarmante e inaccettabile, specialmente ove si consideri che in moltissimi casi è possibile intervenire con semplici manovre di disostruzione delle vie aeree, di semplice apprendimento, che possono ridurre sensibilmente il numero degli incidenti e dei casi di soffocamento per ingestione di cibo.

La Società Italiana Pediatria ha difatti rilevato come solamente il 5% della popolazione, compreso il personale sanitario, sia abilitato ad effettuare manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base, per questo diviene fondamentale investire con decisione sulla prevenzione intesa come cultura della formazione, allo scopo di diffondere in maniera capillare quelle che sono delle semplici manovre salvavita.

Negli ultimi anni abbiamo registrato una crescente consapevolezza dell’importanza delle tecniche di disostruzione pediatrica nei luoghi pubblici, in particolare il Ministero della Salute ha avviato delle campagne d’informazione e sensibilizzazione nell’ambito di importanti manifestazioni internazionali quali, ad esempio, l’EXPO Milano 2015, evidenziando l’importanza di imparare a eseguire delle manovre di disostruzione pediatrica che, in caso di necessità, sono in grado di fare la differenza per la salvaguardia e la tutela della vita di un bambino; allo stesso scopo l’Associazione Trenta Ore per la Vita, in collaborazione con il Ministro della Salute Lorenzin, ha indetto per il 23 aprile 2015 la “Prima giornata nazionale sulle manovre di disostruzione in età pediatrica”, con l’obiettivo di discutere, confrontarsi, imparare e divulgare la cultura del primo soccorso pediatrico.

Alcune regioni hanno già provveduto a legiferare in materia, come ad esempio la Lombardia con L.R. 1 aprile 2015, n. 7, il Veneto con L.R. 27 aprile 2015, n. 6 e, da ultimo, l’Abruzzo con L.R. 4 marzo 2016, n. 9 mentre altre, quali il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Campania hanno all’ordine del giorno proposte di legge similari: un esempio virtuoso di normazione che abbiamo deciso di seguire e di estendere anche al Molise predisponendo un’apposita proposta di legge.

Un testo che ha come finalità principale quella di promuovere la formazione sulla conoscenza delle tecniche salvavita e sui basilari concetti di prevenzione primaria, tali da fronteggiare situazioni di emergenza sanitaria in caso di ostruzione delle vie aeree, creando al contempo una rete di soggetti formati e preparati in grado di poter intervenire ed eseguire le adeguate manovre di primo soccorso, per quanto concerne sia le corrette manovre di disostruzione delle vie aeree sia la rianimazione cardiopolmonare.

La Regione avrà l’impegno di promuovere campagne di comunicazione e informazione, mentre con successivo regolamento verranno stabilite nello specifico le modalità di formazione e aggiornamento dei soggetti, nonché l’organizzazione dei corsi e della didattica. Infine si prevede l’istituzione di una premialità sia nei bandi che nell’erogazione di contributi alle scuole dell’infanzia, specificando altresì che tutte le realtà che si occupano di minori dovranno prevedere appositi percorsi formativi sulle tecniche salvavita per il personale docente, non docente e le famiglie.

Riteniamo che in questo modo si potrà realmente garantire la sicurezza dei minori, riducendo in maniera graduale le morti evitabili e gli incidenti che ancora oggi riempiono le cronache italiane.

Angela Fusco Perrella
Giuseppe Sabusco
Michele Iorio
Nicola Cavaliere

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