A Palata la Giornata di Ringraziamento della Coldiretti

Domenica 26 febbraio, si svolgerà a Palata la Giornata di Ringraziamento della Coldiretti. Storicamente l’avvenimento rappresenta un momento di solidarietà e riflessione della comunità cristiana e del mondo rurale, sul ruolo essenziale dell’agricoltura per l’alimentazione, l’ambiente, il territorio e l’economia. Il programma della manifestazione di domenica, a Palata, prevede alle ore 9,30 il raduno dei trattori all’ingresso del paese, per poi procedere in corteo fino a piazza del Popolo, alle ore 11,00 la S. Messa, officiata da Don Elio Benedetto, alle ore 12,30 seguirà un momento conviviale, presso la Sezione Coldiretti di Palata. Per la Giornata del Ringraziamento di quest’anno, il messaggio della Commissione Episcopale evidenzia come il coltivare la Terra sia strettamente collegata con quella del custodire il mondo e il creato, sottolineando il comune orientamento alla vita, con il richiamo a un impegno formativo e educativo per una sana nutrizione. Per gli agricoltori, nel fare il punto alla chiusura della passata annata agraria e all’inizio di quella nuova, si contrappone la loro forza dell’ottimismo, intrinseco in chi ama il lavoro agricolo e la terra che coltiva, con la congiuntura piena d’insidie. Insidie che vengono dai mercati che, soprattutto nell’ultimo periodo, non ripagano neanche dei costi necessari per produrre, le speculazioni finanziarie sul prezzo del grano sono la punta dell’iceberg di una sofferenza che coinvolge ormai tutti i settori agricoli. Altre insidie vengono anche dai cambiamenti climatici, che rendono sempre più frequenti anomali e sconvolgenti fenomeni atmosferici che danneggiano gravemente le produzioni agricole. La richiesta degli agricoltori è sempre più accorata nel non essere lasciati isolati dalle Istituzioni, dalla Politica e dalla reale efficacia delle azioni a sostegno dello sviluppo. E gli agricoltori lanciano anche il forte grido di allarme nel costatare che, purtroppo, l’isolamento del mondo rurale è reso addirittura fisico, quando sono tralasciate le infrastrutture che rendono possibile la sopravvivenza delle imprese e la vivibilità sociale, come, purtroppo, sta succedendo con le pessime condizioni delle strade molisane.

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