“Occhi a Candela”, presentazione del volume di Roberta Muzio

C’è una nonna con “Occhi a candela”, con occhi che vedono al di là dell’apparente che fa dell’intuito uno strumento prezioso della sua vita e che trasmetterà, a distanza di anni, attraverso sua figlia, a una nipote che non ha mai conosciuto nella vita terrena. Sua nipote racconterà, così, le storie di un tempo lontano.


Sono fatti veri e inediti quelli raccolti nel libro “Occhi a candela” che sarà presentato sabato 7 dicembre a Campobasso, alle ore 17, presso l’auditorium della Fondazione Molise Cultura in via Milano. Le vicende vanno da fine ‘800 agli anni ’60 e, sebbene ambientate in Molise, sono uno spaccato del Sud e potrebbero essere accadute in qualsiasi borgo dell’Italia di mezzo, nascosto tra le montagne dell’Appennino. La guerra, l’emigrazione, le donne, il coraggio, la dignità, la lotta ad oscure e false convenzioni, il lavoro dai frutti preziosi, come le mele dell’amore che crescono solo perché c’è sentimento.


Roberta Muzio, giornalista professionista e firma per Il Mattino, scrive il suo primo libro riprendendo la ricerca storiografica propria di una corrente nata in Italia negli anni ’70 e nota come “microstoria” che ha avuto tra i maggiori esponenti Giovanni Levi, Carlo Ginzburg e fervente sostenitore l’editore Giulio Einaudi che ne fece una collana denominata “Quaderni storici”. Lo fa partendo dal Molise con sessanta foto d’epoca inedite intrise di emozioni dei protagonisti che accompagnano le sottili metafore e uno stile narrativo semplice e delicato; lo fa con una veste editoriale elegante curata dall’editore molisano Gino Palladino, candidando “Occhi a candela” a diventare una saga.


Così la definisce la scrittrice Nadia Verdile che ne ha curato la prefazione: “E’ una storia plurale di anime, di pensieri e abitudini. Di donne tenaci, ferree, dolci. E’ la storia di un tempo, dei vicoli stretti, dei camini accesi, delle prime automobili, degli antichi muli e dei cavalli, della povertà e della paura, della rinascita e della crescita. La storia di Muzio, fatta di dodici capitoli, un antefatto e di centinaia di vite, è l’immenso acquerello di una penna che dipinge mentre narra”.
Durante l’evento, patrocinato dal Comune di Campobasso e inserito nel cartellone natalizio, sarà proiettato il docufilm “Il cammino del cuore”: un racconto in dieci sezioni, con soggetto e regia di Roberta Muzio e montaggio di Franco Spinelli, sui luoghi, noti e nascosti, di “Occhi a candela”. Interverranno: Mirko Addesa, Nino Di Iorio, Rosanna Fanzo, Carmine Tedeschi e Sabrina Varriano. Letture: Rossella Colavecchio, Feliciano Piscitelli.

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