Unioncamere Molise: rallenta l’export delle imprese molisane nei primi sei mesi del 2014

Nel secondo trimestre 2014, rispetto allo stesso periodo di un anno fa, in Italia le esportazioni di merci risultano in contenuta espansione (+1,1%), sintesi di dinamiche territoriali divergenti: in aumento le regioni nord-orientali (+2,4%), quelle nord-occidentali (+0,7%) e quelle centrali (+2,0%), in calo le regioni meridionali (-0,7%) e quelle insulari (-5,3%). Questa tendenza viene confermata anche dai dati cumulati relativi ai primi sei mesi dell’anno (+1,3%), che registrano un buon dinamismo in tutto il Paese, ad eccezione delle regioni dell’Italia insulare (-11,1%): nell’area nord orientale la crescita più sostenuta delle vendite (+3,4%), segue l’area meridionale (+2,4%), l’area nord occidentale (+1,2%) e infine quella centrale (+0,6%).
In Molise, se si considera solo il periodo aprile-giugno, si registra un forte aumento delle esportazioni pari al 20,4%: questa dinamica, però, si ridimensiona e addirittura diventa negativa (-0,7%) se si sommano i dati relativi anche ai primi tre mesi dell’anno. A livello provinciale, Campobasso contribuisce un maniera positiva al saldo: +37,5% nel secondo trimestre che scende a +16,9% se si considerano cumulativamente i primi sei mesi dell’anno. In provincia di Isernia le esportazioni al contrario calano nel confronto ad un anno: -19,1% se si considera solo il secondo trimestre del 2014; -34,9% se si aggiungono anche i primi tre mesi dell’anno.
A livello merceologico, il risultato negativo dei primi sei mesi dell’anno è da attribuirsi principalmente al settore manifatturiero, che da solo rappresenta circa l’85% delle esportazioni totali della regione e che segna una diminuzione del 14,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. Scendendo nel dettaglio di tale settore se da un lato continua l’aumento delle esportazioni di prodotti alimentari (+29%), i prodotti chimici fanno registrate una leggera diminuzione (-0,3%). Il valore delle esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche, che costituiscono il terzo settore per importanza dopo i prodotti chimici e i prodotti alimentari, si è quasi dimezzato in un anno (-47,4%), mentre aumentano le esportazioni di apparecchi elettrici (+2,8%) e dei mezzi di trasporto (+64,8%).
Infine, l’analisi per Paesi di sbocco mostra che il 73,6% del totale esportato dalla nostra regione nei primi sei mesi del 2014 è destinato all’Europa, mentre la restante parte prende le direzioni di Africa (11%), America settentrionale (6,6%), America centro-meridionale (4,5%), Medio Oriente e Asia centrale (1,7%), Asia orientale e Oceania (0,4%).
Il confronto con ciò che accadeva nei primi sei mesi del 2013 evidenzia una flessione marcata dell’export verso l’Europa con circa 6,6 milioni in meno rispetto ad un anno fa (-5%), compensata però dall’aumento quasi dello stesso ammontare, +6,4 milioni di euro, verso i paesi africani, Libia e Algeria su tutti (+117% rispetto al 2013). Negative anche le variazioni del valore dell’export verso l’Asia Orientale (Hong Kong e Giappone in primis, mentre aumentano le esportazioni verso la Cina), con circa 3,3 milioni in meno, -29% in termini percentuali, e verso l’Oceania (-0,7 milioni di euro, -52%), solo parzialmente compensate dall’aumento delle esportazioni verso l’America settentrionale (+1,8 milioni di euro, +10%) e in particolare verso gli Stati Uniti, verso l’America centro-meridionale (circa 0,6 milioni di euro, +22%) e verso il Medio Oriente (0,2 milioni in più, +5%).

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