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Trasporto Pubblico e sentenza del Tar su ATM. Nagni e Frattura: resta l’obiettivo di una gara per un gestore

Si è svolta presso Palazzo Vitale una conferenza stampa sulla situazione dei trasporti molisana,  senza di una rappresentanza dei lavoratori delle società di trasporto pubblico locale, convocata dall’assessore al ramo Nagni e del Governatore Frattura.
Ha aperto l’incontro l’assessore Nagni “Motivo dell’ incontro è il tentativo di fare chiarezza rispetto una situazione che si portare da tempo e sulla quale vengono fuori spesso notizie che non danno la dimensione corretta della questione. Il processo che abbiamo avviato è per portare il settore dei trasporti in un quadro urbano ed extra urbano di regolarità per mettere la regione in condizione di fare una gara per un gestore. L’ obiettivo che ci siamo posti inizialmente era questo ed in questo cammino la nostra volontà resta quella di determinare un equilibrio tra finanziamento pubblico e servizio erogato all’ utenza in un servizio anomalo rispetto ad altro considerato il peso che riveste il finanzianti pubblico. Noi diamo un contribuito altissimo infatti su acquisto e gestione. Il lavoro dell’ imprenditore quindi rimane quello di gestire le risorse pubbliche e quelle ricevute dagli utenti.


Noi non abbiano trovato una gestione ottimale, che ancora vede spese superflue e pulman che viaggiano vuoti. Come amministrazione dobbiamo vigilare affinché i rapporti vengano rispettati visto che il 90 per cento dei fondi sono pubblici. Dal blocco del servizio che vede aperta una inchiesta, fino ad oggi, sono venute fuori notizie che meritano chiarimenti, a partire dalle situazioni debitorie e creditizie. Intanto sono venute fuori le motivazioni delle sentenze del TAR sul ricorso presentato da Atm. Comunque vogliamo mettere su un nuovo sistema che organizzi al meglio i servizi e dove il gestore non dia anche il controllo, così come accade adesso e solo in Molise. Altra anomalia del sistema, infatti, è che noi veniamo a conoscenza degli incassi del gestore stesso. Questo servizio di monitoraggio dovrebbe esserci o compiuto in maniera terza così da ottimizzare il piano dei servizi minino, conoscendo al meglio i mezzi da usare ed evitare gli sprechi attuali. Oggi il servizio costa annualmente circa 68 milioni tra gomma e ferro, con un contributo regionale di 34 milioni e con una partecipazione nazionale che vede la sua riduzione sempre più. Dunque o ottimizziamo le risorse oppure questo servizio andrà sempre a peggiorare. Una gara di trasporto pubblico muove in sei anni  i 24 milioni annui, dunque un complessivo di 150 milioni e tale iniziativa comporta trasparenza e soprattuto certezze del risultato. “

Frattura ha sottolineato che “il Tpl è la seconda voce di spesa del nostro bilancio e dunque sarà molto attenzionata ed efficientata. Più saremo bravi a qualificare l’ offerta più confermeremo le risorse centrali. È inaudito che non ci sia controllo sulla emissione dei biglietti e la Regione non è in grado di verificare l ‘effettiva emissione dei biglietti e la presenza dei passeggeri. Se proviamo a riorganizzare il sistema, cancellando benefici consolidati, sicuramente prenderemo tanti schiaffi ma proveremo a cambiarie questa regione. Dai numeri che stiamo verificando qualche riscontro iniziamo ad averlo. In un sistema come la sanità dove 900 giorni sono necessari per onorare i pagamenti, un’altro dove in 60 giorni il fornitore blocca un servizio pare paradossale. Tra le altre cose, Iorio e Velardi impegnarono la Regione Molise come garante sui suoi debiti verso il fornitore, quindi esistono somme che vengono destinate soltanto per salvare un azienda ed i suoi debiti. Io non so se può aggiudicare una gara così imponente da chi dichiara falsamente la sua emissione del durc, considerato che ha un debito di 900 mila euro di oneri non versati. Invece dico io, affidare ad un ‘azienda così messa una simile gara sarebbe paradossale, soprattutto attraverso una gara che vide un solo partecipante. Oggi, poi, lo scenario è cambiato perché mentre prima si parlava di una società composta da tre soggetti, oggi assistiamo ad un interlocutore diverso, dopo la scissione interna, altra circostanza sopraggiunta a da tenere in considerazione. Nessuna simpatia o antipatia, ma bisogna dare conto ai cittadini. “

Speriamo comunque, hanno concluso i due esponenti della Regione,  che l ‘arbitrato che abbiamo proposto alla azienda e su cui l’ azienda sta meditando se accettare, sarebbe la formula più garantista verso tutti”. M.A.

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