A conclusione di accertamenti seguiti ad un intervento effettuato nel corso di un mirato
servizio di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, i Carabinieri del
N.O.R. Sezione Radiomobile della Compagnia di Termoli (CB) hanno arrestato in
flagranza (traducendoli agli arresti domiciliari) ed altresì deferito per reati vari tre
minorenni, di età comprese tra i 16 ed i 17 anni, tutti residenti in provincia di Foggia.
I tre dovranno rispondere di concorso in furto aggravato, ricettazione e possesso
ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, ai sensi degli articoli 110, 624, 625,
648 e 707 del Codice Penale.
Nella circostanza gli operanti intercettavano i suddetti in centro abitato di Termoli
(CB), subito dopo che questi ultimi si erano appropriati di una Fiat Panda mentre la
stessa si trovava parcheggiata in luogo pubblico.
Le immediate indagini consentivano anche di appurare che detti giovani erano giunti
in Termoli (CB) a bordo di una Fiat 500, asportata poche ore prima mentre si trovava
parcheggiata su una pubblica via del Comune di Foggia (FG).
Durante l’intervento, i soggetti tentavano anche la fuga a piedi, venendo però subito
bloccati dai militari.
Venivano anche effettuate perquisizioni personali e veicolari d’iniziativa conclusesi
con esito negativo, mentre durante il sopralluogo venivano rinvenute all’interno dei
mezzi, inserite nei nottolini di avviamento, due chiavi alterate che venivano pertanto
sottoposte a sequestro penale.
Nell’ambito del medesimo contesto operativo, inoltre, uno dei 17enni veniva anche
deferito per minaccia ed oltraggio a Pubblico Ufficiale, ai sensi degli articoli 336 e 341
bis del Codice Penale, poiché all’interno della locale Caserma dell’Arma proferiva
diverse frasi dal contenuto minaccioso ed offensivo all’indirizzo di un militare ed alla
presenza di altri operanti.
Le due autovetture rubate, previo recupero ed adempimenti del caso, venivano quindi
restituite ai legittimi proprietari.
Durante la successiva udienza dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale per i Minorenni di Campobasso (CB), gli arresti venivano opportunamente
convalidati poiché legittimamente effettuati ed a carico di uno dei giovani veniva
confermata la misura degli arresti domiciliari, mentre agli altri due veniva imposto
l’obbligo di permanenza nelle rispettive abitazioni di residenza in orario notturno.
Gli indagati potranno, nella futura sede processuale, esercitare compiutamente il loro
diritto di difesa.
L’operato dei Carabinieri dimostra, ancora una volta, l’estrema importanza rivestita
dalla diuturna presenza dell’Arma sul territorio e dall’attenzione posta nelle specifiche
attività di controllo; cose queste che fortunatamente – nel caso di specie – hanno
permesso di assicurare alla giustizia i presunti autori delle condotte delittuose in
questione, di recuperare e restituire il maltolto alle vittime nonché di evitare che
venissero perpetrati ulteriori reati sul territorio.
L’attività di controllo del territorio, nell’ambito delle più ampie direttive impartite dal
Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, proseguirà senza soluzione di
continuità anche nell’immediato futuro, col prioritario obiettivo di fornire una costante
ed attenta vigilanza, nonché una sempre maggiore percezione della sicurezza reale da
parte dei cittadini, specie in relazione ai reati che suscitano maggiore allarme sociale
come quelli predatori, frequentemente commessi da giovani e purtroppo, sempre più
spesso, anche da minorenni.