Si è tenuta presso il Palazzo del Governo, la Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, presieduta dal Prefetto Francescopaolo Di Menna, alla quale hanno partecipato il Prefetto di Isernia, i Questori di Campobasso e Isernia, i Comandanti regionali e provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato. Presente anche il Procuratore generale presso la Corte di Appello, dr. Guido Rispoli.Dalla completa ricognizione compiuta sulla situazione della sicurezza pubblica nella regione sono emerse indicazioni largamente positive, che confermano e ripropongono la “buona reputazione” del Molise, in una prospettiva di cui cogliere e valorizzare tutte le potenzialità.
Per i delitti di maggiore gravità e allarme i dati statistici sono sempre inferiori a quelli nazionali. Lo stesso andamento si registra per i furti, che, però, rimangono i reati prevalenti e di più ampia diffusione. Per una intensa e capillare attività di contrasto sono proseguiti i servizi congiuntamente effettuati dalle Forze di Polizia, secondo moduli operativi rispondenti ai contesti locali. utile contributo tecnologico sarà fornito dalla rete integrata dei sistemi per la videosorveglianza che la Regione ha in via di realizzazione nella cornice del “Patto per la sicurezza” stipulato con le Prefetture di Campobasso e Isernia.
Rimane significativa la consistenza delle truffe, odiose specialmente perché vittime frequenti ne sono persone anziane. Agli approfondimenti investigativi per migliorare i risultati di una difficile repressione, le Forze di Polizia hanno abbinato non meno valide iniziative educative e divulgative, con il coinvolgimento del mondo associativo, alle quali verrà dato ulteriore impulso.
Aumentano i delitti in ambito familiare, soprattutto maltrattamenti e atti persecutori, sintomo di un malessere sociale sulle cui degenerazioni attenta è la vigilanza, anche per la pronta adozione delle possibili misure preventive.
Il contrasto al traffico e alla distribuzione degli stupefacenti, con snodi rilevanti nel territorio regionale, è sfociato in numerosi arresti e sequestri.
Restano marginali ed episodiche le manifestazioni della criminalità organizzata, tanto più quella mafiosa, nella perdurante assenza sia di gruppi locali, che di strutturate proiezioni di organizzazioni esterne. Permane, tuttavia, l’esigenza di costantemente opporre, con adeguate ed evolute modalità, una puntuale azione di sorveglianza e monitoraggio al rischio delle infiltrazioni che, in forme sempre più raffinate, insidiano il sistema economico e finanziario.
Non sottovalutandosi la minaccia terroristica, nella dimensione globale che essa ha ormai assunto, sono stati mantenuti pienamente operativi i necessari dispositivi di prevenzione e investigazione, indirizzati pure verso gli ambienti, comprese le strutture nelle quali sono ospitati gli stranieri dei recenti flussi migratori, ove potrebbero trovare consensi e protezioni soggetti potenzialmente pericolosi.
Le Forze di Polizia hanno assicurato il presidio e il controllo del territorio provinciale, sempre attuato in stretto raccordo, con una vigile presenza in tutte le occasioni di maggiore risonanza e partecipazione collettiva, anche al fine di garantire la libera espressione della protesta e del dissenso, nella quale mai sono stati travalicati, peraltro, i limiti imposti dalla tutela dell’ordine pubblico.
Nella consapevolezza dei compiti primari a cui sono chiamate, le Autorità di pubblica sicurezza e le Forze di Polizia della regione riaffermano il proprio impegno, in collaborazione con l’Autorità giudiziaria, le Istituzioni del governo regionale e locale, i cittadini e le loro organizzazioni, affinché sicurezza e legalità continuino a costituire per la comunità molisana valori identificativi e irrinunciabili.