Romagnuolo: insisto, bisogna riaprire subito gli ospedali di Larino, Venafro e Agnone. Non possiamo più aspettare

Prima di tutto la salute dei cittadini molisani. Potrà sembrare anche ripetitivo ma, avendolo promesso ai miei elettori e per il rispetto e l’amore che nutro e che provo per tutti i molisani, sento il dovere di insistere e richiamare per l’ennesima volta il presidente Toma ad attivarsi con la massima urgenza per la riapertura degli ospedali di Larino, Venafro e Agnone. Non possiamo più aspettare vista la grave emergenza, non dobbiamo più attendere anche perché siamo una bellissima Regione abitata da straordinari e meravigliosi cittadini.

E questa richiesta ufficiale, la farò a Toma ogni giorno, perché io, come ho sempre detto, sono e sarò sempre dalla parte dei cittadini, dei comuni cittadini che anche nel Molise stanno vivendo il dramma del coronavirus, motivo questo, per cui non potrò mai né tacere e né tantomeno abbandonarli. Sono un consigliere regionale eletto in questa Regione e, come tale, ho un giuramento da rispettare, un impegno morale e umano, cioè quello di difendere sempre e ovunque tutti i molisani e il nostro territorio. Prima i molisani e la loro salute, poi il resto. Ormai non possiamo più aspettare e rinviare la riapertura dei nostri tre nosocomi, anche per le precarie situazioni che vivono quotidianamente gli ospedali di Termoli e Isernia con tutte le loro problematiche e contraddizioni.

Non comprendo, perché in queste ultime settimane, mentre le altre Regioni d’Italia hanno riaperto strutture e ospedali, noi non abbiamo affrontato di petto la situazione, non abbiamo attrezzato e organizzato i nostri tre ospedali per quadruplicare i posti della terapia intensiva e nelle malattie infettive. Il momento è difficilissimo, così come mi diventa difficile sollecitare il presidente Toma a prendere in considerazione le cose che gli propongo, considerato che poi ogni volta diventano solo delle richieste che tradiscono prima me e poi i cittadini molisani, dimenticando che sono un Consigliere regionale che vota. Ovviamente, non è più possibile tollerare tutto ciò.

Per il turismo, l’anno scorso, abbiamo impegnato e finanziato 50 milioni di euro tra cui molte sagre paesane e feste di quartiere e oggi, in piena emergenza, non riusciamo a trovare  3 milioni di euro per fare il tampone a 200 mila molisani per scovare soprattutto gli asintomatici. Gli ospedali di Larino, Venafro e Agnone sono pronti, hanno bisogno di pochi interventi strutturali, hanno bisogno di attrezzature e di reperire immediatamente personale. Adesso non c’è più il tempo di aspettare. Ora o mai più.

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