Regione Molise: illustrate a Bologna le “best practies” su Lavoro e inclusione sociale

Si sono concluse con interesse le giornate di lavori a Bologna nell’ ambito dell’iniziativa organizzata dalla Regione Emilia Romagna su Lavoro e Inclusione alla presenza del Ministro Poletti e dei Direttori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali oltre che di rappresentanti di tutte le regioni. Alla tavola rotonda incentrata sul come favorire l’ ingresso al lavoro e l’ inclusione di persone fragili e vulnerabili, alcune regioni hanno illustrato le loro “best practices” nel quadro dell’ evoluzione normativa e della programmazione nazionale. Tra queste la Regione Molise che, con Alberta De Lisio, Direttore dell’ Area Terza, ha portato la testimonianza del percorso delle borse lavoro come strumento di inclusione e di (ri)educazione ai percorsi lavorativi. In particolare la De Lisio si è soffermata sull’ esperienza, condivisa con i rappresentanti della Commissione Europea in occasione del Comitato di Sorveglianza del Fondo Sociale Europeo, delle Borse Lavoro riservate alla popolazione carceraria svoltosi di recente a Campobasso che ha costituito un momento coinvolgente per la variegata platea presente all’ incontro. “l’ Integrazione su cui abbiamo puntato e che riproporremo nella nuova programmazione 14/20 – ha concluso il Direttore De Lisio – vogliamo svilupparla su tre piani: quello funzionale, istituzionale e territoriale che devono andare nella stessa direzione prendendosi in carico cittadini fragili con percorsi individualizzati e che vedano tutti impegnati in questo senso: oltre le Istituzioni, anche le imprese, le cooperative sociali e tutti gli attori della società civile e del terzo settore per un reinserimento che sia fattivo e completo”. Iniziativa alquanto meritoria che pone il Molise ai massimi vertici giacché altre realtà molto più accreditate della ventesima Regione dello stivale, attualmente, non sono in grado di “guardare oltre la siepe” che vuole relegati, non per colpa loro, persone che invece devono essere reinserite nel contesto sociale che non sempre accoglie chi oggi è allontanato e viene giudicato negativamente.  Massimo Dalla Torre

Commenti Facebook