Radici nel cemento- agricoltura in città. Continua l’affermazione di Unimol ad Expo 2015

Alla fine del mese di giugno due studenti UniMol di ingegneria sono stati premiati al concorso nazionale EXPERIA (Politecnico di Milano, RAI EXPO e Padiglione Italia) ed hanno illustrato i loro progetti al Media Centre di EXPO Milano. Nell’ambito della premiazione è stato proiettato in anteprima uno dei documentari del regista Guido Morandini per Rai Expo, della serie Experia – Viaggio in Italia nell’anno dell’expo, andato in onda il venerdì 24 Luglio su RAI 2: Radici nel Cemento – Agricoltura in Città. http://www.expo.rai.it/radici-nel-cemento/). Questo documentario ha visto l’attiva collaborazione di due docenti del Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Ateneo molisano: i proff. Davide Marino e Stefano Panunzi.
Un viaggio tra utopia e realtà, tra Roma e Torino visti come comuni agricoli alla scoperta di fattorie urbane, orti sui tetti, architettura e cultura del cibo. Architetti e agricoltori affrontano il dilemma di un futuro metropolitano ancora senza una chiara risposta: da una parte l’agricoltura che entra nella città per salvare il suolo coltivabile confinante con le periferie, dall’altra le invenzioni necessarie per far attecchire le radici nel cemento, serre, orti e giardini pensili che timidamente occupano e bonificano coperture di cemento o si inerpicano sulle facciate delle abitazioni.
Una buona parte del metabolismo delle città passa attraverso i flussi con le aree agricole urbane e soprattutto periurbane. Non soltanto cibo, ma più in generale queste aree forniscono una serie di servizi ambientali, culturali e ricreativi, fondamentali per il benessere dei cittadini. L’agricoltura urbana è quindi divenuta centrale per le politiche delle metropoli grazie all’innovazione sociale, economica ed organizzativa promossa da una nuova generazione di agricoltori. Tale testimonianza si presenta come un racconto alla ricerca di storie vere per lanciare, pur nella sua incompletezza, molti spunti ed un messaggio aperto: prima di costruire nuovi palazzi pensiamo al futuro di un patrimonio costruito e naturale che esiste nell’indifferenza e nell’abbandono. Monito per le semplificazioni ideologiche o tecnicistiche: per immaginare un mondo nuovo, trasformando quello che c’è, bisogna agire con determinazione ed impegno condiviso, saper condividere coraggio e fantasia, prima delle soluzioni e delle fattibilità tecnologiche.
Un piccolo grande contributo per riflettere sul consumo di suolo e sulla bonifica della crosta urbana che UniMol ha inteso offrire e partecipare all’Esposizione Universale di Milano.

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