Prima assoluta per l’esecuzione dell’Inno di San Primiano a Larino

Chi conosce Larino, città frentana, sa bene cosa accade nel mese di Maggio. Un’atmosfera unica, magica. E in questi primi giorni si percepisce ovunque la trepidazione e i preparativi per le Feste Patronali che, almeno per una volta nel corso dell’anno, uniscono la comunità, azzerano le classi sociali e  si concentrano sulla volontà di star bene insieme sotto l’egida dei Santi. Il 15 Maggio Larino celebra proprio San Primiano martire. E in questo clima, Marco Malorni ( nella foto), giovanissimo ragazzo e una passione per la musica, su iniziativa personale, ha orchestrato l’Inno Devozionale che da sempre il popolo canta. Marco, che è iscritto al primo anno del triennio di clarinetto in Conservatorio, è cresciuto da sempre nella Musica. Grazie all’ “Accademia Stradivari”, ha cominciato  lo studio del clarinetto entrando nella banda cittadina, passando poi alla Fisarmonica e contemporaneamente frequentando il corso di Strumento Musicale presso la scuola media dell’Istituto Comprensivo di Larino con il quale ha avuto l’opportunità di continuare i rapporti, diventando 1° clarinetto solista dell’ “Orchestra Magliano” che, un anno fa vedeva, proprio di questi giorni, anche Marco tra le sue fila, mentre riceveva il primo premio al “Global Educational Award” sul palco del Teatro Ariston a Sanremo durante il Festival Internazionale della Creatività Scolastica. Ma la vera, grande, passione che Marco ha  è la “ Don Luigi M.Asterband” dove egli si esprime liberamente , al meglio e da sempre, in tutte le sue doti artistiche e umane.
Ed è proprio la “Don Luigi M. ASTERBAND” che eseguirà il 15 Maggio, in prima assoluta, a Larino, l’Inno a San Primiano  fino ad ora mai stato suonato da una banda musicale, per la gioia di una popolazione intera. Questo grazie a MARCO MALORNI. Non c’è che dire: una risposta forte alla cosiddetta NEET Generation, quando una buona e brava famiglia c’è, una Scuola attenta e persone appassionate concretamente rivolte al bene e al bello. Bravo Marco! Un altro esempio per continuare a confidare sui giovani: quelli come te sono l’unica speranza!.

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