Poste: La CISL suona la sveglia

Entro fine anno si deve assolutamente affrontare la discussione delicatissima sul piano d’impresa e su questo saremo intransigenti, non faremo sconti a nessuno – dichiara il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro -, da quando è arrivato il nuovo amministratore delegato, il Sindacato è stato convocato una sola volta.Qual’è la direzione strategica di Poste Italiane? Quali sviluppi per le attività finanziarie e tradizionali? Come e quanto sarà coinvolto il sindacato? Questioni importanti, per un’azienda che negli ultimi dieci anni ha registrato risultati economici di successo, anche grazie all’impegno del sindacato e dei suoi dipendenti, ma che oggi è ferma e appare incerta.

Bisogna assolutamente affrontare l’annosa questione è l’equilibro tra le attività finanziarie di Poste e la mission tradizionale, del servizio postale. Un ramo, quest’ultimo, che secondo la CISL Poste molisana è assolutamente da rivedere e richiede investimenti e strategie da parte dell’azienda.

Il servizio è in decadenza – afferma Antonio D’Alessandro – gli utenti si lamentano e i dipendenti, oltre ad essere costretti a lavorare sotto-organico, devono anche subire gli insulti della clientela. L’azienda è ferma perché attende di prendere decisioni di alto livello, come la privatizzazione – aggiunge continua Antonio D’Alessandro – ma il rischio è che intanto si compromettono i risultati positivi raggiunti con sacrifici negli ultimi anni. Una tale situazione di stasi, non può durare a lungo. Perché nel contesto attuale di grande concorrenza, anche internazionale – ha spiegato il Segretario della CISL Poste – si crea un grande spazio per i competitors.

La positività delle relazioni tra sindacato e Poste è stato negli anni uno dei fattori chiave del successo dell’azienda. La storia di Poste dimostra che se si affrontano processi anche difficili ma con relazioni positive si può avere successo – conclude Antonio D’Alessandro -. Il futuro delle relazioni deve essere un futuro di partecipazione, dove non ci sia confusioni di ruoli. In un momento come questo è importante mettere in evidenza il sindacato com’è in realtà.

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