Parco Eolico, Libera Molise: nessuna delle Direttive Comunitarie impone il “sacrificio ambientale”

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha accolto il ricorso della Società energetica che aveva chiesto l’autorizzazione per la realizzazione di un Parco Eolico in territorio di Castelmauro. L’oggetto del contenzioso è stato il seguente: la Regione Molise, avvalendosi del supporto tecnico scientifico dell’ARPA, espletata la procedura di verifica circa la necessità di sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) il progetto dell’impianto eolico, nel rilevare possibili criticità in ordine a conseguenze idrogeologiche, decideva che l’intervento dovesse essere sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. In sostanza, approfondire gli studi sul territorio che tale procedura impone.
La società energetica, di contro, ritenendo illegittima tale determinazione e convinta dell’inesistenza di un sistema vincolistico tale da giustificare la richiesta di approfondimenti, si rivolgeva al TAR Molise, ottenendone l’esito su esposto.

Cogliamo, quindi, l’occasione per alcune riflessioni.

Di recente LIBERA MOLISE ha organizzato un pomeriggio di studio sul tema “Ambiente e Legalità”: uno dei relatori, il tecnologo dell’Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente (ISPRA) ha ben evidenziato, durante l’incontro, l’importanza della partecipazione pubblica all’interno delle procedure ambientali. E’ un dato di fatto che L’Unione Europea promuove l’energia rinnovabile. Ma, al contempo, nessuna delle Direttive Comunitarie impone il “sacrificio ambientale”, inteso nelle molteplici accezioni: paesaggio, suolo, beni culturali etc. , a fronte della realizzazione di nuovi impianti industriali.
Gli obiettivi energetici, infatti, possono essere raggiunti anche attraverso l’efficientamento del patrimonio edilizio privato e pubblico esistente:
– le tecnologie degli impianti per la produzione di energia rinnovabile, già realizzati, potrebbero essere adeguate ed aggiornate alle innovazioni del Settore, affinchè la produzione di energia possa essere incrementata, evitando nuove istallazioni.
– potrebbe essere incentivata l’Educazione Ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado e presso le Comunità locali.
– potrebbero essere diffuse con maggiore efficacia le “buone pratiche” sul risparmio energetico.

Tornando al contenzioso, ci viene spontaneo osservare che la Società Energetica ha preferito impiegare le proprie risorse economiche nel promuovere il ricorso amministrativo, avverso al provvedimento della Pubblica Amministrazione, anziché profondere risorse per l’approfondimento degli studi tecnici richiesti. Gli imprenditori, invece, in nome del liberismo e dell’investimento, a fronte di lungaggini e incertezze amministrative ed istruttorie, dovute alla complessità delle norme e delle tematiche, richiedono alle Amministrazioni e quindi alla collettività, ingenti risarcimenti o sacrifici occupazionali, minacciando chiusure o delocalizzazioni, vedi industrie chimiche nucleo industriale di Termoli. Tutto ciò accade in assenza di una specifica legge regionale sull’energia. Legge che LIBERA auspica avere come priorità la tutela dell’ambiente.
LIBERA si augura, per la risoluzione dei problemi, ragionevolezza e soprattutto scambio di informazioni, tra coloro che decidono di investire nella nostra Regione, gli organismi preposti alle autorizzazioni e al controllo e la variegata società civile. E’ imprescindibile che le procedure amministrative siano condotte essenzialmente sul principio della precauzione.
LIBERA Molise – Coordinamento regionale

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