Nasce Sinergia Molisana, il progetto della Fondazione Quid Novi che mette in rete lo sviluppo territoriale, culturale e turistico del Molise

Un progetto di sviluppo territoriale, culturale e turistico che coinvolga l’intero Molise? Dove dobbiamo firmare? Questo è stato il tenore delle conversazioni intercorse tra i promotori di Sinergia Molisana e gli attori coinvolti nel progetto.
Sinergia Molisana è un progetto, ideato dal gruppo di presidenza dalla Fondazione Quid Novi (fondazione nata da uno spin-off del Comitato di sviluppo imprenditoriale di Forche Caudine – imprenditori romani di origine molisana), che punta alla promozione del territorio sviluppando le potenzialità del territorio medesimo.
Dopo oltre un anno di promozione, relazioni e incontri, Sinergia Molisana è cresciuta grazie all’adesione di numerosi comuni e associazioni specializzate. A questi, nell’ultimo periodo, hanno dato disponibilità alla rete i comuni beneficiaria dei finanziamenti CIS; Comuni Molisani non beneficiari dei finanziamenti Cis, la CIM, Confederazione degli Italiani nel Mondo, da sempre impegnata sul fronte transnazionale per la tutela e promozione del “made in Italy” e Borghi d’eccellenza, associazione culturale esperta nella promozione del territorio e l’ Associazione “Artemusa APS”.
15 mesi di lavoro, oltre 100 comuni (Campodipietra comune capofila), 3 associazioni, 3 aziende, questo il nucleo iniziale che insieme a Quid Novi si appresta ad affrontare la sfida 2020 per il Molise. Un progetto ambizioso che per trasversalità e potenziale, avrà una ricaduta mediatica rilevante e risultati obiettivamente prevedibili.
Obiettivi del progetto

Lo scopo principe del progetto è quello di promuovere il territorio secondo tecniche e buone prassi contestualizzate alla peculiare realtà molisana partendo, e sfruttando, i fondi comunitari assegnati al settore che, il più delle volte, non vengono utilizzati dalle istituzioni.

Il mezzo per giungere all’obiettivo sarà la predisposizione di uno staff di affiancamento che consentirà ai comuni di progettare in autonomia (task force locali) in modo da poter attingere ai fondi comunitari in maniera efficace ma soprattutto sistematica, incrementando la percentuale di fondi indiretti utilizzati che oggi si attesta attorno al 5% e, soprattutto, incidendo sull’uso dei fondi diretti che oggi sono pressoché inutilizzati.


Il primo passaggio sarà necessariamente quello di formare risorse locali affinché possano scovare opportunità, bandi e calls tra i fondi previsti per il settennio e per il successivo periodo in cui, tra l’altro il Molise rientrerà in quello che una volta era chiamato Obiettivo Uno (sulla base di quanto accaduto in Basilicata, con 1,8 miliardi euro stanziati, 5 o 6 volte di più rispetto al periodo precedente, immaginiamo un’assegnazione proporzionalmente analoga in Molise, durante il prossimo settennio). Un sistema virtuoso che consentirà di impiegare risorse, attualmente disoccupate, nella preparazione dei bandi che una volta sviluppati permetteranno di creare nuove imprese, portando nuova linfa sul territorio insieme ai necessari posti di lavoro.


Con le risorse adeguatamente formate e con un uso ponderato e sistematico dei fondi, ci si potrà dedicare allo sviluppo dei successivi obiettivi: internazionalizzazione d’impresa, promozione globale del territorio e delle eccellenze locali, intercettazione di manifestazioni di interesse per investimenti stranieri che possano contribuire ad un armonico sviluppo della Regione.


La presentazione del progetto, con l’ufficializzazione della ratifica degli accordi, si terrà a Roma nel prossimo mese di Marzo.

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