Il Movimento civico “Cittadini per la Sanità di qualità in Molise”, nato spontaneamente da un gruppo di cittadini, sta crescendo rapidamente. In pochi giorni registriamo migliaia di adesioni. Presto sarà online il nostro Portale web: www.sanitadiqualita.it. Tutti quelli che vorranno potranno utilizzare questo strumento per aderire al nostro Movimento, attraverso un form da compilare. Ovviamente l’adesione è assolutamente gratuita. Noi non siamo un comitato o un’associazione, ma semplicemente un movimento spontaneo che non assume alcuna configurazione giuridica e che ha l’unico obiettivo di dare voce ai cittadini che desiderano una “Sanità di qualità”.
Rispettiamo l’opinione di tutti, ma non è giusto far circolare notizie false:
– Nelle strutture Sanitarie accreditate (non private) il CITTADINO NON PAGA NULLA, non è giusto fare terrorismo sulla salute della gente. Non esiste una persona che ha pagato per essere operata alla Cattolica oppure al Neuromed!
– Il cittadino non paga nulla, il costo ovviamente è a carico del sistema sanitario nazionale. Ma la sanità accreditata costa meno. Nel 2015 il Cardarelli è costato 76 milioni di euro ne ha prodotti 52. Il Cardarelli ha generato una perdita di 24 milioni. La Fondazione nel 2015 ha prodotto 47 milioni di euro, ma la Regione ha erogato solo 39 milioni. La Fondazione ha fatto risparmiare al Molise 8 milioni di euro. Stesso discorso per il Neuromed che ha perso diversi milioni di euro!
E’ PROPRIO IL CASO DI DIRE QUALITA’ AL MIGLIOR PREZZO!
– La Sanità accreditata in molte zone del Paese, svolge servizi essenziali (non subordinati). Non vogliamo parlare del Molise, pensiamo ad altre regioni, sono numerosi gli Ospedali non statali, che hanno anche il Pronto Soccorso e che hanno il dovere di curare tutti. L’elenco sarebbe lunghissimo, ne citiamo solo alcuni uno per tutti: L’Ospedale “Bambin Gesu” di Roma? Per far curare Vostro figlio avete forse pagato il ricovero ?
– E’ chiaro che i servizi essenziali (come cardiologia, oncologia, neurochirurgia, neurologia, etc. etc.) devono essere accreditati come tali, come prevede il Piano presentato dal Presidente Frattura. In questo caso tutti potranno ricevere le migliori cure possibili senza limiti. Esiste anche un altro tipo di accreditamento cosiddetto “a budget”, ma riguarda esclusivamente gli ambulatori o cliniche di modesta entità, in quel caso possiamo parlare di attività marginali e complementari, ma ripetiamo non è il caso di servizi essenziali.
– Ribadiamo che la Sanità accreditata in Molise incide sul bilancio regionale solo per l’8,7 %. Su 570 milioni di spesa sanitaria 107 sono per gli erogatori convenzionati, ma a questa somma dobbiamo sottrarre la mobilità attiva (pazienti che vengono a curarsi in Molise) che è pari a 57 milioni. Quindi il costo è 49.600.000 pari al 8,7 % .
– L’integrazione tra Cardarelli e Cattolica farebbe risparmiare al Molise diversi milioni di euro e garantirebbe un percorso clinico assistenziale completo al paziente. In un unico Centro avremmo tutte le specialità cliniche, senza essere sballottati da un posto all’altro. E i medici finalmente dovrebbero collaborare. Pensate quanti problemi si potrebbero evitare se i medici collaborassero, invece di farsi la guerra? Noi pazienti ne avremmo solo benefici. Dal punto di vista giuridico rimarrebbero realtà distinte. Sinceramente non riusciamo a comprendere le motivazioni di chi si oppone a questo progetto: meno costi per il sistema sanitario e maggiori servizi di qualità ai pazienti. Perché no? Fatecelo capire con dati, numeri e fatti, non affermazioni di principio demagogiche.
– Ci hanno sorpreso le affermazioni del Magnifico Rettore dell’Università del Molise, verso cui nutriamo una profonda stima. Sappiamo che numerosi docenti dell’Unimol collaborano con le strutture accreditate della Regione anche con buoni risultati per noi pazienti. Speriamo che si vada in questa direzione, speriamo che la parola chiave sia collaborazione e non contrapposizione. Sappiamo tutti che l’idea del Policlinico Universitario non è attuabile e non lo è mai stata. Troppi costi per il Sistema Sanitario e nessun beneficio per i pazienti. I tempi sono cambiati, è arrivato il momento di fare un Piano sanitario per i pazienti e non per i medici/professori.
– Un altro argomento su cui spesso si fa disinformazione è il profitto dei cosiddetti privati. La Cattolica giuridicamente è una Fondazione legata al più grande ateneo Cattolico d’Europa: l’Università Cattolica del Sacro Cuore che annovera tra le sue strutture d’eccellenza il Policlinico “Gemelli” di Roma che giuridicamente è anch’esso una Fondazione (come la Cattolica di Campobasso). Anche il Neuromed ha una Fondazione e sta completando questo percorso. Il codice civile stabilisce che le Fondazioni non hanno scopo di lucro, quindi non possono per legge, perseguire il profitto. Ma queste affermazioni sono supportate anche da alcuni dati concreti: ricordiamo che la Fondazione “Giovanni Paolo II” nel 2015 ha prodotto 47 milioni di euro, ma la Regione ne ha pagati soli 39. Una struttura che ha come obiettivo il profitto perderebbe 8 milioni di euro l’anno ? Se l’obiettivo fosse stato il profitto, le scelte fatte in questi anni sarebbero stato molto, molto diverse …
Noi non siamo a favore di questa o quella struttura, noi vogliamo che il Molise abbia una Sanità di qualità, valorizzando le eccellenze del territorio nell’ottica di una piena collaborazione tra ospedali statali e accreditati. Noi parliamo con dati e numeri alla mano, non usiamo slogan o affermazioni di principio. Non è più il tempo di fare demagogia sulla salute della gente o difendere interessi di parte. Non possiamo costruire nuove Cattedrali nel deserto, come pensano alcuni che magari perseguono ancora mire espansionistiche che la storia ha sonoramente bocciato.
Non è più il tempo di scontri e contrapposizioni, dobbiamo valorizzare l’esistente, metterlo in rete e pensare finalmente ad un sistema salute per il cittadino.