Mario Lanza e la sua Filignano su TV 2000 il 5 maggio

TV 2000, emittente della Conferenza Episcopale Italiana, di cui editore la Rete Blu S.p.A., direttore Vincenzo Morgante, attenziona ancora una volta il Molise. Nel corso della trasmissione in onda il 5 maggio prossimo  “ L’Ora Solare “ condotto da Paola Salluzzi, infatti, si parlerà di Mario Lanza, tenore di fama Mondiale dalle origini Molisane, con uno spaccato su Filignano, paese di suo padre immerso nel Parco Nazionale d’Abruzzo Molise e Lazio in provincia di Isernia. Mario Lanza, pseudonimo di Alfred Arnold Cocozza (Filadelfia31 gennaio 1921 – Roma7 ottobre 1959), è stato un tenore, attore e showman statunitense di origine italiana, dotato di un bell’aspetto e di una grande voce, in grado di interpretare svariati generi musicali. Con le sue interpretazioni, in particolare nel film Il grande Caruso (1951), ebbe il merito di far conoscere e amare ai giovani la musica lirica; infatti, molti furono coloro che intrapresero lo studio del canto lirico dopo aver ascoltato le sue interpretazioni. Tra i tanti, Luciano Pavarotti. I suoi dischi sono ancor oggi oggetto di collezione e decine di milioni di appassionati alle sue gesta, si ritrovano ogni anno, in ogni angolo del mondo, a cantarne virtù e opere.

Nonostante la sua poliedricità, il suo grande amore restò sempre l’opera. Nel 1957, partì con la famiglia per l’Italia, dove nel 1958 girò Arrivederci Roma, un film con Renato Rascel e Marisa Allasio; nell’occasione, incise anche la celeberrima canzone che dà il titolo al film. Nel 1959 interpretò il suo ultimo ruolo cinematografico nella pellicola Come prima, a fianco di Zsa Zsa Gábor. Il mondo della lirica nel non voler rinunciare al talento di Lanza gli propose alcune esibizioni: la Scala di Milano lo volle per il Rigoletto, mentre il Teatro di San Carlo di Napoli gli diede l’opportunità di interpretare un’opera a sua scelta. Lanza scelse Pagliacci ma il destino non gli concesse di coronare il suo sogno: già reduce da un attacco cardiaco alcuni mesi prima, il cantante venne ricoverato d’urgenza per un malore presso la clinica romana Valle Giulia, dove morì a soli 38 anni, il 7 ottobre 1959.

A Filignano il suo ricordo è vivido e scolpito negli occhi di ogni suo concittadino. Il ricordo di una visita nel paese di suo padre, era l’08 settembre 1957, è scolpita nelle innumerevoli targhe e fotografie che il paese conserva con gelosa custodia. Emblematica la foto del tenore che dal balcone del municipio, festante salutò le migliaia di persone accorse per esternare la gioia della sua venuta. Filignano ricorda da ben trentatré anni la figura del tenore, con un festival internazionale che si tiene nel mese di agosto.

Tra le manifestazioni più longeve del Molise, ha ospitato tenori e soprani di fama mondiale. Anche quest’anno (14-20 agosto) la manifestazione, sarà all’insegna del bel canto e vedrà esibirsi figure importanti della musica lirica e non come per esempio, Antonella Ruggiero accompagnata da Francesco Buzzurro e Renzo Ruggieri alla fisarmonica, l’orchestra del maestro Leonardo Quadrini, Michela Lombardi, il gruppo Neapolitown di Ezio Zaccagnini, il soprano Laura Verrecchia accompagnata da un’orchestra di caratura internazionale. Immancabile il gran finale con il Galà di cui ospiti internazionali quali il tenore Giuliacci e il soprano Taigi.  Mentore dello spaccato su Mario Lanza, il presidente dell’Associazione Filignanese, Michel Rongione.  

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