Lavori socialmente utili per sconto di pene lievi. Il Comune di Ripalimosani firma l’accordo

Una convenzione con l’Ufficio esecuzione Penale Esterna per mettere al lavoro a favore della comunità chi ha sbagliato e deve scontare una pena lieve.  L’ha siglata il Comune di Ripalimosani che ha già fruito dell’opera di una persona che si è dedicata a lavori di pulizia sul territorio quale via per ottenere la restituzione della patente ritirata dalle autorità.  L’accordo infatti è finalizzato al reinserimento di persone in esecuzione penale, allo sviluppo di attività riparative a favore della collettività e alla creazione di una rete di risorse che accolgano gli affidati che hanno aderito ad un progetto ripartivo.  Misure alternative per espiare, dunque, che però ricadono sulla società anche in termini economici. E’ noto infatti quante siano le difficoltà degli enti, Comuni in primis, nell’affrontare con il personale disponibile tutti i lavori necessari.
Naturalmente il procedimento prevede un percorso controllato con impegno scritto dell’ interessato, autorizzazione dello stesso ad utilizzare i dati sensibili, una scheda di presentazione con i tempi e la qualifica professionale. Il tutto sotto l’egida delle autorità, dell’assistente sociale e di un referente dell’Ente che affianchi la persona nel suo inserimento e mantenga i rapporti con l’Ufficio di Esecuzione penale esterna.
La possibilità di un accordo di questo tipo è uno strumento nuovo ancora poco utilizzato, come sottolineato di recente in un’inchiesta di Report. Secondo i dati raccolti dalla nota trasmissione della Gabanelli solo il 5 per cento delle amministrazioni comunali fruisce oggi di questa possibilità. E tra queste la stragrande maggioranza è composta da persone anagraficamente giovani.
“Cerchiamo di essere sempre aggiornati sui nuovi strumenti a disposizione dei Comuni – ha affermato il sindaco Michele Di Bartolomeo – Questo ci è sembrato molto
concreto e utile, per chi deve scontare e per il Comune che, a causa del blocco delle assunzioni, lavora a personale ridotto. Ci auguriamo che altre amministrazioni seguano questa strada, innovativa sul piano amministrativo, ma soprattutto sul piano sociale”.

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