Izzo: Balle Culturali, da una dirigenza squalificata e alla deriva

emilio izzoSe mai ce ne fosse stato bisogno, adesso sembrerà chiaro e cristallino a tutti, che la dirigenza dei beni culturali molisani, oltre ad essere impreparata, squalificata e da mandare via, è chiaramente falsa e bugiarda! Dichiarazioni queste delle quali mi assumo totalmente le responsabilità, anzi, mi auguro fin da subito che il capo massimo di tale deriva, faccia finalmente partire una denuncia nei confronti dello scrivente così, finalmente, qualcuno dovrà pur muoversi! Ricorderete le rassicurazioni indirizzate al sindaco di Castel San Vincenzo dal soprintendente relativamente alla chiusura della sede del sito architettonico-archeologico? Ricorderete certamente che le stesse tendevano a negare la chiusura della sede per sconfessare l’iniziativa delle OO.SS.? Ricorderete come ciò che era stato dichiarato e denunciato dalla UIL BACT rispondeva al vero? Come sindaci ed artisti si sono mobilitati per tale scellerata decisione? Quindi, tutto vero, false le dichiarazioni del soprintendente e del suo mentore!

Ma, come spesso accade, invece che riparare al danno, se non si è nelle condizioni ottimali (!), si può solo peggiorare la situazione. Detto, fatto! In totale delirio da confusione gestionale, messi difronte alle loro responsabilità (!), invece che operare una opportuna retromarcia, nonostante l’attenzione rivolta al caso dalle istituzioni, dai media, dalle OO.SS., dalle popolazioni, dai visitatori (rimasti fuori) e, in modo particolare, dalla Corte dei Conti (e prossimamente dalla procura), questa dirigenza, sempre senza informare l’opinione pubblica e i media (ritenuti ininfluenti!), hanno deciso di chiudere, oltre che la sede, PERSINO il sito architettonico-archeologico per lavori!!! Inaudito! Come si diceva, adesso le bugie sono evidentissime! Ma come può accadere tutto ciò? Quali sarebbero questi lavori? Facile da immaginarsi, messi alle strette dai fascicoli che si stanno aprendo presso gli inquirenti competenti, questa dirigenza ormai fuori rotta, si sta precipitando a mettere in sicurezza tutto ciò che fino ad ora non  lo era! Bell’esempio di legalità e capacità gestionale! Ma qui ne vedremo delle belle! E poi, come mai si chiude tutta l’area se, diversamente, negli ultimi quindici anni si sono effettuate lavorazioni di ogni sorta, anche molto estese, senza per questo vietare l’ingresso, al più, recintando le zone che di volta in volta erano oggetto di lavorazione?  Ormai i carboni sono molto ardenti, le fesserie messe in atto sono tante, denaro pubblico sperperato anche di più, tutela sconosciuta e valorizzazione totalmente mortificata! Pavimenti antichi ricoperti di sabbia per nasconderli ai visitatori (omaggio dell’ex soprintendente Russo con il benestare del direttore Famiglietti), tettoie divelte e puntellate facendo forza sui muri antichi, affreschi disastrosamente bagnati in quanto esposti alle intemperie, percorsi onerosamente realizzati e ormai estinti nella vegetazione, cripta restaurata con fondi pubblici e a disposizione solo di amici e conoscenti, Ponte della Zingara, raro esempio di architettura antica e robusta, vergognosamente ricoperta da una copiosa colata di cemento e contornata da una ringhiera degna della migliore “casetta di cioccolata” di fiabesca memoria, recinzioni schifate anche dai polli da batteria, illuminazione notturna offerta dal comune, rimossa in quanto indesiderata, personale allontanato ed altro tenuto alle intemperie, postazione in loco fuori da ogni garanzia di sicurezza e salubrità così come certificato dalla ASL competente! E si è certi di aver dimenticato altro! Questa in tutta la sua magnificenza è la dirigenza dei beni culturali molisani! E, in tutto questo nessuno dice ai due custodi rimasti, cosa fare, dove andarsi a buttare! Nessuno dice che per accedere al sito per qualsiasi esigenza, il personale di sorveglianza, per funzione, deve essere presente al pari dei tecnici allontanati. O forse no, forse si vorrà continuare a mandare in missione (molto onerose per l’amministrazione e mortificanti per il personale in loco allontanato) personale da Campobasso o da altre sedi in dispregio di qualsiasi regola amministrativa, contabile e del rispetto dei lavoratori?! In attesa di conoscere meglio cosa si vorrà fare dei beni culturali molisani e dei loro squalificati rappresentanti, dal 25 di novembre il sito di San Vincenzo al Volturno chiude al pubblico! Edificante! E così, raccontate le falsità dette da questa dirigenza, giusto per evidenziare che non sono le uniche, si vogliono ricordare quelle dette a proposito del Complesso monumentale di Santa delle Monache il quale, senza comunicazione alcuna, venne chiuso genialmente nel mese di agosto, con il raccontino che si sarebbe trattato di un solo mese, poi, arrivarono settembre, poi ottobre, poi novembre e poi per sempre! E in giro ancora ci si sente chiedere, perché?! Ancora si prova a trovare un motivo logico, visto che nessuno ti dice niente se non incredibili bugie! Adesso raccontano altre bugie relativamente a visite guidate gratuite fornite da volontari facenti capo all’università. Quali? Alla prossima puntata, nel frattempo segnatevi il nome di questi volontari “GAIA”, all’apparenza tutto sembrerebbe normale tranne che si legge “volontari” ma si scrive “Srl”!!! E intanto, i superiori gerarchici del ministero, che leggono questa nota, restano a guardare senza colpo ferire.
                                                                                            
Il Segretario Regionale UILBAC Molise
Emilio Izzo

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