Il film della settimana/ “Beautiful New Bay Area Project” di Kiyoshi Kurosawa (Gia)

Pietro Colagiovanni*

Kiyoshi Kurosawa è un regista ma anche uno scrittore giapponese molto noto e apprezzato nel circuito della cinematografia autoriale internazionale. Considerato spesso un regista horror è fondamentalmente un autore capace di fondere generi, sollecitazioni, ambientazioni e filoni diversi reinterpretandoli con una mano molto personale e soggettiva. “Beatiful New Bay Area Project” (2013) è un corto di 29 minuti con una trama esile, più un pretesto che altro.

Amano, un giovane capoazienda, annoiato dalla routine milionaria che gli ha lasciato il padre mentre visita il sito di una prossima e gigantesca lottizzazione (la Beatiful New Bay Area del titolo) si imbatte in una giovane operaia verso la quale prova il classico colpo di fulmine. Non ricambiato, non trova di meglio che rubargli il tesserino di lavoro.

La giovane, che è anche un’esperta di arti marziali, andrà a riprenderselo, costi quel che costi. Kurosawa ha una mano autoriale di grande presa ed anche in meno di mezz’ora lo dimostra. In un’intervista Kurosawa (nessuna parentela con l’immenso Akira) ha detto che per lui il cinema è soprattutto realizzare cosa non fatte in precedenza.

E, specie in un ambiente più sperimentale come quello di un cortometraggio, la sua idea di cinema si manifesta appieno. Beatiful New Bay Area Project diventa un misto di arti marziali ambientato tra i travet e i burocrati. Sembra quasi Bruce Lee che si muove sul set di The Office.

La fotografia è bella, i ritmi sono giusti, gli attori sono bravi (non bravissimo però il giovane capoazienda, forse troppo carico nei toni espressivi), la regia di livello. Resta un certo effetto straniante, di smarrimento dovuto al mescolarsi di linguaggi e toni non contigui: non tutti gli esperimenti, d’altronde, riescono appieno.

Voto 2,75/5

*imprenditore, comunicatore, fondatore del gruppo Terminus

per commenti, recensioni o sollecitazioni e suggestioni cinematografiche potete contattarmi a colagiov@virgilio .it

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