I Sepolcri del Molise rendono omaggio anche a Falcone e Borsellino

I Sepolcri sono uno dei momenti di devozione più sentiti dai cristiani, che seguono alla  “Missa in Cena Domini” e precedono la processione del venerdì santo, Il momento di silenzio, preghiera e riflessione, ma anche momento in cui si attualizza la storia cristiana, valido esempio ne è quest’anno il sepolcro all’interno della  Cattedrale di Campobasso, dove è rappresentata la tavola dell’Ultima cena e tra i posti riservati agli Apostoli ci sono i  nomi di Francesco d’Assisi  Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Oscar Romero. Molto suggestivo e singolare questo sepolcro, dove sembrano essere stati messi in pratica gli insegnaenti di Papa Francesco, che ama attualizzare con semplicità i principi cristiani.
Papa Francesco: La Fraternità. “I cristiani vanno incontro ai poveri e ai deboli non per obbedire ad un programma ideologic, ma perchè la parola e l’esempio del Signore ci dicono che tutti siamo fratelli. Questo è il principio dell’amore di Dio e di ogni giustizia fra gli uomini” .
Mons. Oscar Romero: la Perseveranza. “Accogliemo l’invito alla Perseveranza , che chiede a noi sacrificio e imoegno in gesti di carità offerti ai più piccoli, ai più deboli, agli indifesi, ai senzavoce, sull’esempio dell’Arcivescovo Oscar Romero, ucciso mentre stava celebrando la Santa Messa nella sequela di Cristo, sacerdote pronto a spendersi per gli altri e con gli altri, esponendosi con coraggio sl rischio ed ai pericoli. Un chicco di grano, la sua vita, che cadendo a terra ha portato frutti di amore e di speranza in un futuro di accoglienza e fraternità”.
Falcone e Borsellino: La Verità. “Accogliamo il richiamo alla verità, sull’esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno dato la loro vita per far emergere la luce nella loro realtà quotidiana, inquinata dal buio dell’ingiustizia e della malvagità e sopraffatta da ricatti ed estorsioni. Proviamo anche noi , nel nostro ambiente, a spendere energie per metterci dalla parte del più debole e dell’indifeso, in cui la Luce tende a spegnarsi o a indebolirsi”.
Don Lorenzo Milani: Edificare. “Accogliamo l’invito a scegliere di vivere la comunità per essere presente e Edificare l’uomo, sull’esemoio di Don Lorenzo Milani che con la sua passione per la cultura, vissuta negli anni della sua esperienza di educatore, ha contribuito a trasmettere l’amore per la conoscenza nelle giovani generazioni, vincendo l’ignoranza che chiude in se stessi e non apre alla bellezza dell’altro. Il suo motto I care, (mi sta a cuore) si opponeva al motto fascista ” me ne frego”.
Monaci di Tibhirine: La Presenza. Accogliamo Cristo nella nostra vita per divenire, con la nostra Presenza, sale della terra sull’esempio dei monaci di Tibhirine che in terra di Algeria, una terra quasi cpmpletamente islamica, hanno saputo dialogare con i musulmani attraverso il rispetto, la fiducia, l’ascolto e la condivisione. una Presenza che con la preghiera, il rispetto dell’altrui religione e un servizio gratuito alla popolazione locale ha creato quello spirito di comunione che ha reso i monaci davvero figli di Dio fino a donare la propria vita.
San Franceco d’Assisi: La Scelta. “La tentazione è: scegliere o non scegliere l’amore. Ci aiuta in questa scelta San francesco, che ha abbracciato una vita povera, come quella di Cristo, espressa non solo a parole, ma con azioni; una vita minore, sottomessa ad ogni umana creatura, andando con i soli sandali incontro all’altro, innamorandosene perdutamente nella consapevolezza evangelica che tutta la vita, salvata e redenta dall’amore di Cristo crocifisso, deve diventare, ogni giorno di più, vita nuova, vita donata per amore”.
Queste le riflessioni presenti in Cattedrale, attuali, adatte ad ognuno di noi, ed adattabili alla nostra vita quotidiana. Prima della gioia della Resurrezione c’è il tempo del silenzio in cui si riflette, siamo pronti a mettere in atto questi principi? (MDL)

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