Grande successo per l’evento inaugurale di “Molise 2020”: i giovani aprono il cantiere del futuro

“La creatività al potere”. E’ questo lo slogan che potrebbe riassumere in sintesi l’evento politico “Molise 2020: una Regione da Programmare”, promosso dal Forum della Sinistra Giovanile e dalla Scuola di Scienza Politica del Molise e tenuto ieri nell’Auditorium Comunale “L. Altobello” di Oratino. Una massiccia partecipazione di cittadini, amministratori del territorio (su tutti il Sindaco e la giunta comunale di Campobasso), operatori culturali, professionisti, è stato il miglior biglietto da visita per un evento che ha visto protagonisti principali i giovani con idee, proposte e progetti concreti in favore del territorio. Un elemento di speranza per un Molise che non si rassegna a una lenta agonia, ma che intende far leva proprio sulla capacità e sulla creatività dei giovani per guardare con speranza al futuro. Per lanciare questo innovativo laboratorio è stato scelto non a caso Oratino, uno dei borghi più belli d’Italia, Comune che affonda le sue radici nel dinamismo, nella maestria degli scalpellini, nell’arte in generale. Oratino è anche uno dei dieci centri molisani che ha deciso di scommettere sull’idea vincente del Parco Regionale delle Morge Cenozoiche e sul turismo di comunità proposto da Roberto Colella e Davide Vitiello. Un esempio concreto del modello di sviluppo “bottom up”, dal basso verso l’alto, che solo dai Comuni, e da un loro legame rinsaldato, può nascere. Molise 2020, attraverso le parole di Roberto Colella, Davide Vitiello e Andrea Vertolo, ha tracciato la rotta da seguire. Da quì ai prossimi anni è necessaria una seria programmazione che tenga conto delle vocazioni del territorio, a partire dal turismo e dall’agricoltura di qualità. Senza sottovalutare la necessità di favorire una maggiore integrazione degli immigrati nelle realtà locali, in una logica di ripopolamento dei borghi e recupero di servizi.

Tra gli obiettivi principali di Molise 2020 vi è anche la necessità di rilanciare la partecipazione democratica, svuotata dal tracollo dei partiti politici, attraverso la creazione di una Scuola di formazione della nuova classe dirigente molisana. Altro punto essenziale è la creazione di una scuola di management turistico e culturale per incentivare il turismo di comunità. Il Molise, maglia nera nel settore turistico secondo i dati Istat 2014 e secondo l’ultimo rapporto studio di Unioncamere Molise, ha bisogno di scommettere sulle idee e sui progetti che nascono dal basso e che mirano a mettere in rete le straordinarie risorse del territorio per incentivare il turismo di qualità che costituisce il valore aggiunto ricercato oggi dal mercato.

Elaborare progetti e metterli in rete con altre regioni è il modo migliore per proiettarsi in un sistema aperto, globale, attraverso il miglioramento delle reti marittime, infrastrutturali, informatiche. Molise 2020 scommette sulle aree interne, sul ripopolamento di borghi fantasma (come nel caso di Pagliarone, frazione di Vastogirardi) attraverso la creazione di un sistema di alberghi diffusi. La scommessa sulle aree interne può essere vinta solo attraverso la realizzazione di opportunità di impresa: inclusione, servizi, tutela del territorio, infrastrutture, hanno senso solo se collegati allo sviluppo di reali opportunità di impresa, anche per garantirne la sostenibilità nel tempo. Su tutto questo e sui progetti già messi in campo come il Parco delle Morge Conozoiche, i Borghi della lettura, il Parco storico della linea Bernhardt nella valle del Volturno, il laboratorio Molise 2020 si apre ora al più ampio contributo delle forze politiche, sociali, del mondo della cultura, mettendo da parte rancori e sterili contrapposizioni.

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