“Femminicidio” – SOS. Il Molise è sensibile al problema ma mancano centri di accoglienza

Negli ultimi anni  in Italia  avviene mediamente un femminicidio ogni due giorni. Non a caso, in Europa, il nostro Paese è sorvegliato speciale in fatto di donne uccise da uomini in possesso delle chiavi di casa. La violenza contro le donne si pone come fenomeno trasversale rispetto all’età e alle classi sociali e, generalmente, gli Stati più sviluppati sono quelli dove maggiormente questo reato viene perpetrato. Ad oggi è assente sul piano nazionale un osservatorio in grado di registrare, in modo  puntuale, i dati relativi al numero delle vittime di violenza. Ciò che non manca invece è la normativa. Anche se, a quanto pare,  le situazioni concrete, in caso di stalking, violenza psicologica ed altro… superano le previsioni legislative. Queste le argomentazioni trattate in un seminario di formazione  rivolto ai giornalisti, organizzato a Campobasso sul tema del “femminicidio”. L’intervento anche di una volontaria della Croce Rossa, che da 14 anni opera presso il centro anti violenza del capoluogo molisano, ha fatto luce su una realtà sommersa presente sul nostro territorio. “Situazioni di disagio che  – afferma  la volontaria Luigia Pollice –   potrebbero trovare risposte solo se le istituzioni riuscissero a fare rete. Gli episodi di violenza si verificano in famiglie che convivono con una molteplicità di problemi. Contattano il nostro centro persone affette da malattie psichiatriche e mamme minacciate da figli in preda a crisi di astinenza da stupefacenti o che subiscono l’ira di uomini alcolizzati. Ma ciò che ci avvilisce maggiormente – prosegue Luigia Pollice – sta nel fatto che per noi non risulta facile offrire la protezione di cui necessitano quelle donne che, scrollandosi di dosso il velo della ‘vergogna’, trovano il coraggio di segnalare le violenze subite. In Molise mancano i centri di accoglienza, quindi talvolta consigliamo  di andare in altre regioni. Ma è una scelta non facile – conclude la volontaria – se ci sono di mezzo dei figli, un lavoro, o altri inconvenienti”. In realtà la Regione è sensibile al problema. Infatti già da alcuni mesi il Consiglio regionale ha votato all’unanimità una  legge che contiene delle misure di contrasto al fenomeno della violenza di genere. Anche l’Assessorato alle politiche sociali ha messo a disposizione una casella di posta elettronica per raccogliere segnalazioni di situazioni a rischio. Ricordiamo la mail è: assessoratoinrosa@regione.molise.it. Ed   è sempre operativo il numero telefonico 3494914188, per mettersi in contatto con il centro anti violenza di Campobasso con sede a Villa Flora presso la Croce Rossa, dove si riceve su appuntamento.
Rossella Salvatorelli

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