Disoccupazione record, i dati Istat sul lavoro sono drammatici: 43,9% i giovani disoccupati

L’Istat ha comunicato i dati di novembre 2014 che hanno evidenziato un  record, ovviamente negativo, nel mercato del lavoro, si stringe sempre di più la morsa della crisi, il primato è nella disoccupazione, soprattutto, giovanile, questa situazione mette in grave imbarazzo il mondo politico scatenando sul governo in carica una pioggia di critiche. La doccia gelata, arriva dai dati ISTAT la disoccupazione record senza precedenti, che conferma purtroppo il trend da incubo e che siamo ancora nel pieno della crisi. I dati sono drammatici: il tasso dei disoccupati complessivi è arrivato al 13,4%, che rappresenta il dato più alto rilevato dal 2004. Il numero dei senza lavoro è di circa 3,5 milioni.
Ma c’è purtroppo anche l’altro dato, quello che riguarda i giovani: il 43,9%, con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, sono in cerca di lavoro, e sono circa 730 mila,rispetto ai 710 mila dell’estate scorsa.
Anche questi dati rappresentano un record negativo.   Al contrario la Germania, ha comunicato che il tasso di disoccupazione tedesco, a dicembre 2014, ha registrato il 6,5%, che rappresenta il minimo storico ed è la metà circa della disoccupazione record italiana. Sembrerebbe una situazione quasi fuori controllo se pensiamo che altri Paesi che hanno fronteggiato la crisi cominciano a vedere dei risultati in termini di riduzione della disoccupazione, anche di quella giovanile. I dati dell’ Eurozona  dicono che la media si attesta all’11,5%, in calo dello 0,4% rispetto ad un anno fa. In Europa i disoccupati sono circa 24,5 milioni, di cui 18 milioni nei Paesi Euro. Le misure prese dal Governo Renzi  non sono in grado di ottenere degli effetti, un periodo così lungo senza lavoro porta alla riduzione delle risorse, delle vitalità ed alla perdita delle speranze, soprattutto tra i giovani.
Occorre un piano straordinario di occupazione,  una revisione della Fornero, con un piano di uscita degli anziani .
Siamo in piena emergenza occupazione, molto c’è da fare, bisogna agire urgentemente, basta parole e litigi, servono fatti e, se occorrono, anche misure drastiche,con tagli ai privilegi e alle pensioni d’oro.
Alfredo Magnifico

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