Cutillo della Uil Rua: sulla Contrattazione al Conservatorio sono state diffuse molte inesattezze

E’ giunta stamani, a stretto giro, la replica di Andrea Cutillo, Segretario della UIL Ricerca Università Afam, al comunicato diffuso nella giornata di ieri da CGIL, SNALS ed UNAMS circa la chiusura della Contrattazione Integrativa al Conservatorio Perosi di Campobasso.
E’ giunta stamani, a stretto giro, la replica di Andrea Cutillo, Segretario della UIL Ricerca Università Afam, al comunicato diffuso nella giornata di ieri da CGIL, SNALS ed UNAMS circa la chiusura della Contrattazione Integrativa al Conservatorio Perosi di Campobasso.
“Preliminarmente, esordisce Cutillo, va detto che il Contratto d’Istituto era stato già siglato lo scorso 29 giugno dalla RSU, dalla Cisl e della Uil, e che nella riunione del 5 ottobre è stata apposta una clausola di salvataggio, ove mai il Ministero dell’Università e Ricerca non riassegnasse le economie dello scorso anno le quali concorrono, insieme al finanziamento del corrente anno, a rendere corposo il Fondo d’Istituto; se poi l’altro giorno hanno deciso di sottoscrivere il Contratto anche i colleghi delle altre sigle sindacali, questo non può che farci piacere.
Non mi risulta, prosegue il Segretario, che il Contratto di quest’anno non abbia raccolto il parere favorevole sia dei Docenti, sia del Personale Tecnico Amministrativo: è stato infatti ampliato, dopo diversi momenti di incontro tra le parti, il numero delle attività finanziate, cercando di valorizzare al massimo le professionalità presenti in Conservatorio. I punti di vista emersi nella assemblea a cui fa riferimento il comunicato erano posizioni di minoranza e comunque, a mio avviso, rispettabili ma non condivisibili.
Auspico, infine, conclude Cutillo, che torni a prevalere la logica del dialogo e della circolazione delle idee che veda unite le Organizzazioni Sindacali sui temi cari ai dipendenti del Conservatorio, ricordando sommessamente ai colleghi di CGIL, Snals e Gilda Unams, che l’Organizzazione Sindacale a cui aderisco, più che abbandonare le sedute di contrattazione, ha promosso, anche recentemente, sani momenti di confronto per salvaguardare il futuro di questa importante Istituzione”.

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