Cucina e dintorni/ La tradizione casalinga: semplicità e qualità

di Stefano Manocchio*
Ci sono una serie di fattori esterni, in questo periodo, a modificare le abitudini degli italiani. Il tempo e, purtroppo, la paura di questa nuova epidemia, portano le persone a rimanere a casa, casomai rinunciando a qualche pizza o pietanza di ristorante. Questi eventi non stanno rivoluzionando i gusti in cucina, ma rafforzano un’evoluzione che era già in atto e portava a consolidare il ‘recupero’ di una cucina casalinga fatta essenzialmente di vecchi sapori e saperi, cioè di tradizioni che spesso si perdono nella notte dei tempi.
C’è un generale ritorno alla semplicità dietro i fornelli, a cui adesso si aggiunge una qualità indiscussa della materia prima, perché la situazione economica non è certo quella del dopoguerra, quando alcune di queste tradizioni sono nate. Vanno di moda i prodotti della terra (ortaggi in primis) arricchiti da spezie tipiche della cucina nazionale, a cui si aggiungono quelle importate dalla contaminazione recente (es.curcuma, ma anche zenzero). Lavorazioni semplici ma attente e materia prima eccellente danno risultati niente affatto inferiori rispetto alle pietanze gourmet. Le due interpretazioni possono andare in parallelo, senza confliggere. Buona domenica.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Pennette e zucchine in crema di ‘casce e ova’. In un tegame, olio, cipolla a velo, e aglio tritato e mettere a fuoco lento, tagliare le zucchine a rondelle, salare e far cuocere per 20 minuti, aggiungendo acqua di cottura e dopo un trito di prezzemolo. In una ciotola battere tuorli d’uova, con sale, pepe, e formaggio; scolare la pasta e versarla nel tegame con le zucchine, aggiungere la crema di ‘casce eova’, mescolando con un cucchiaio di legno finché non si rapprende. Impiattare aggiungendo trito di prezzemolo fresco e qualche foglia di menta.
*giornalista appassionato di cucina

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