Cronaca nazionale/ Il comandante non vuole reintegrarlo in servizio, brigadiere dei carabinieri lo uccide a colpi di pistola

Sconcerto e tristezza per una notizia tragica.

Sparatoria nella stazione dei carabinieri ad Asso, in provincia di Como, dove un brigadiere avrebbe aperto il fuoco, con la sua pistola d’ordinanza, contro il comandante di stazione dei carabinieri, uccidendolo e si sarebbe poi barricato all’interno, sempre armato.

Il luogotenente non voleva riammettere in servizio il brigadiere, dopo la sospensione per motivi psichiatrici; il sottufficiale era stato sospeso con un provvedimento preso dai vertici della Compagnia di Como. Gli era stata inoltre tolta la pistola di ordinanza.

In seguito aveva ottenuto il via libera al reintegro in servizio da parte della commissione medica di Milano, senza alcuna limitazione. Ma il luogotenente non lo riteneva in condizioni tali da poter tornare al lavoro, per cui l’aveva messo forzatamente in ferie.

Il brigadiere è stato bloccato all’alba dall’irruzione dei reparti speciali dei carabinieri nella caserma di Asso, dopo una notta infruttosa di trattative.

Arrestato, è accusato di omicidio e del tentato omicidio di un militare del Gis, che ha colpito con un proiettile a un ginocchio nelle fasi concitate dell’irruzione.

Liberate dopo ore di angoscia anche una donna carabiniere, che si trovava in una camerata della caserma, e le famiglie degli altri militari, comunque mai in pericolo. 

Il brigadiere era stato ricoverato presso il reparto di Psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (in provincia di Como) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi.

Foto di repertorio

Commenti Facebook