ATS Campobasso: Diffida al Sindaco di Campobasso Marialuisa Forte

Il Sindaco di Campobasso mente, sapendo di mentire: il TAR non si è mai espresso sulle argomentazioni dei Sindaci dell’Ambito territoriale. Anche la Regione Molise ha scritto al sindaco di Campobasso dando ragione ai Sindaci del Comitato.

Chiarezza e rispetto delle regole nell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. È doveroso chiarire fin da subito che quanto sta accadendo tra la maggioranza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Campobasso e il Sindaco del Comune capofila non è uno scontro politico, né una vicenda politicizzata.

Altrettanto importante è precisare che l’oggetto della discussione, pur coinvolgendo il dott. Vincenzo De Marco, non è legato a motivazioni personali. Si tratta di una questione di principio e di rispetto delle regole: poteva trattarsi di qualsiasi altro dirigente. Il sostegno dei 12 Sindaci nasce esclusivamente dalla volontà di tutelare la correttezza istituzionale e la continuità amministrativa, nel pieno riconoscimento del lavoro svolto finora dal dott. De Marco. Tutto ha inizio nel dicembre 2024, quando il Comitato dei Sindaci approva la proroga del Piano di Zona fino al 30 giugno 2025, autorizzando la prosecuzione dei servizi, delle attività e dei progetti in essere.

Il Piano Sociale Regionale del Molise prevede che, in caso di proroga, gli organi dell’Ufficio di Piano non possano essere modificati. Di conseguenza, con delibera n. 5 del 17 dicembre 2024, il Comitato dei Sindaci proroga le funzioni di Responsabile Amministrativo e Gestionale, confermando il dott. Vincenzo De Marco Funzionario/Coordinatore d’Ambito, confermando la dott.ssa Raffaela Rosa.

In seguito, la Giunta comunale di Campobasso ha proceduto alla riorganizzazione interna dell’ente, sostituendo il dirigente alle Politiche Sociali, incarico ricoperto dal dott. De Marco, con il dott. Nicola Sardella. Tuttavia, il Sindaco di Campobasso ha autonomamente e unilateralmente deciso anche di sostituire il dott. De Marco nel ruolo di Responsabile Amministrativo dell’ATS, ignorando sia la delibera del Comitato dei Sindaci che la normativa regionale. La prof.ssa Marialuisa Forte, Sindaca di Campobasso, continua a sovrapporre impropriamente i confini amministrativi del Comune con quelli dell’Ambito Territoriale Sociale, che è invece una struttura autonoma, governata dalle decisioni del Comitato dei Sindaci, organismo collegiale e sovrano.

L’indignazione dei Sindaci dell’ATS nasce da un atteggiamento reiteratamente antidemocratico, nonostante i molteplici inviti rivolti al Comune capofila a ripristinare la legalità amministrativa. A sostegno della posizione dei Sindaci interviene anche la Regione Molise. Con nota n. 47497/2025 del 1° aprile 2025, il Direttore del Servizio Programmazione delle Politiche Sociali ha dichiarato testualmente: “Significo, inoltre, che, per quanto concerne la delibera dell’ATS n. 5 del 17/12/2024, la stessa resta valida per il Servizio Programmazione delle Politiche Sociali fino alla sua revoca, e che qualsiasi ulteriore determinazione verrà assunta dal Presidente della Giunta Regionale.

” Sorge spontanea una domanda: perché il Sindaco di Campobasso non ha mai impugnato la delibera del Comitato dei Sindaci, né ha mai proposto di annullarla, se ritenuta illegittima? Va inoltre chiarito che il T.A.R. non è mai entrato nel merito della vicenda dell’Ambito Territoriale Sociale. L’unico pronunciamento riguardava una richiesta di sospensiva legata esclusivamente al rapporto tra il dott. De Marco e il Comune di Campobasso, dove lo stesso ricopre un incarico dirigenziale. Dalla nascita dell’ATS, numerosi sindaci si sono avvicendati nel ruolo di guida del Comune capofila. Tutti, fino ad oggi, hanno sempre riconosciuto e rispettato la parità istituzionale tra i Comuni, operando in un clima di collaborazione e condivisione. L’attuale gestione rappresenta purtroppo un’eccezione.

Durante il Comitato dei Sindaci del 1° aprile 2025, era stato richiesto al Sindaco di Campobasso di aggiornare la seduta, eventualmente presentando una motivata proposta di nomina del Direttore dell’A.T.S. che includesse anche un nominativo alternativo rispetto a quello di De Marco, come ad esempio quello di Nicola Sardella. Tale richiesta, tuttavia, non è stata accolta. La seduta è stata riconvocata mantenendo i medesimi punti all’ordine del giorno. Inoltre, nel nuovo atto di convocazione, si è rilevata un’impostazione che può essere interpretata come una forma di pressione e limitazione al confronto. Nella convocazione, infatti, la Sindaca Forte ha esplicitamente dichiarato: “… non saranno discussi eventuali punti all’ordine del giorno e/o pregiudiziali in quanto la sottoscritta, sin d’ora, non presta il proprio consenso a discutere argomenti non iscritti all’ordine del giorno”.

La nota si conclude con l’affermazione: “La presente viene inviata alla Procura presso la Corte dei Conti ai fini dell’individuazione delle responsabilità erariali che dovrebbero derivare dall’impossibilità di procedere alla votazione dei punti all’ordine del giorno per assenza dei Componenti del Comitato dei Sindaci”. La preoccupazione principale dei Sindaci firmatari della diffida consiste nel rischio che gli atti prodotti in contrasto con la delibera del Comitato — e, in particolare, l’autonoma attribuzione del ruolo di Responsabile ATS al dott. Sardella — possano essere considerati nulli, con gravi conseguenze sull’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini e sulla stabilità occupazionale del personale impiegato.

Riccardo Di Chiro – Sindaco di Baranello

Michele Palmieri – Sindaco di Busso

Eliseo Castelli – Sindaco di Casalciprano

Paolo Mario Berardo – Sindaco di Duronia

Saverio Nonno – Sindaco di Fossalto

Tiziana Franceschini – Sindaco di Lucito

Loredana Latessa – Sindaco di Oratino

Alessandro Amoroso – Sindaco di Petrella Tifernina

Marco Giampaolo – Sindaco di Ripalimosani

Gianni Galli – Sindaco di Salcito

William Ciarallo – Sindaco di Sant’Angelo Limosano

Luigi Valente – Sindaco di Vinchiaturo

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