Antonello Sannino, con Danilo Di Leo in Molise con “Stonewall”. L’attivista per i diritti civili, ospite al Cineforum Umdi Covid Time

Discriminazioni di genere, di tutti i generi. Dopo Suffragette il Festival Molise Noblesse accoglie I testimoni del nostro tempo: Antonello e Danilo, primo matrimonio gay celebrato a Napoli, Annamaria Pelle, una dirigente scolastica lungimirante. Giovedì 23 luglio alle 18.30 il dibattito, con gli ospiti speciali. A Bojano, teatro della rivolta delle donne del 18 giugno 1918, e in tempi moderni delle mamme per le scuole sicure, un evento epocale nella lotta alle discriminazioni di genere. Stonewall è il primo monumento nazionale americano legato alla comunità LGBT
Antonello Sannino in Molise! L’attivista per i diritti civili protagonista della prima unione civile a Napoli, sarà ospite d’onore del Molise Noblesse Festival, assieme al compagno Danilo Di Leo, per il Cineforum Umdi Covid Time, Place of Ideas. Un matrimonio, il suo, ripreso da tutte le testate, dopo l’approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili. E’ stato infatti il sindaco della città partenopea, Luigi de Magistris, a celebrare l’unione di Antonello Sannino, componente del Tavolo Nazionale LGBT presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presidente di Arcigay Napoli e delegato nazionale di Arcigay per lo Sport, e Danilo Di Leo, talentuoso ballerino del Teatro San Carlo. Ad accompagnarli, il presidente dell’ANPI Napoli, Antonio Amoretti, 90 anni, ultimo partigiano delle Quattro Giornate di Napoli, che ha fatto da testimone ad Antonello e Danilo nel giorno più importante della loro vita.
Quello delle discriminazioni di genere è, purtroppo, un tema attuale. “Come se non avessimo una costituzione e dei diritti”, è stato detto. E la Carta Costituzionale, dunque, dovrebbe guidarci, prenderci per mano e condurci sul cammino dell’accettazione, dell’inclusione, della comprensione. E invece le persone sono ancora considerate per il loro genere, per il loro orientamento sessuale, per i propri gusti. I cliché ruotano intorno a ciò che appare, spezzettando la specie umana in categorie.
Per il ciclo ‘Discriminazioni di genere: oltre gli stereotipi’, Molise Noblesse e Filitalia Chapter Bojano, sotto l’egida di Mina Cappussi, per Turismo è Cultura 2020, presentano ‘Stonewall’ al Cineforum Umdi Covid Time Place of Ideas, il celebre film sui moti rivoluzionari, tra gruppi di omosessuali e la polizia di New York, che segnarono l’estate newyorkese del 1969 e aprirono la strada alla rivoluzione sessuale, complici le acquisizioni del ‘68. Il primo scontro avvenne la notte del 27 giugno 1969 poco dopo l’1.20, quando la polizia irruppe nello Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village, un quartiere del distretto di Manhattan a New York. Viene considerato simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione gay moderno in tutto il mondo. Per questo motivo il 28 giugno, e in generale il mese di giugno, è stato scelto dal movimento LGBT come data della “giornata mondiale dell’orgoglio LGBT” o “Gay pride”.
Stonewall è il primo monumento nazionale americano legato alla comunità LGBT. E’ stato il presidente Obama a rendere omaggio al simbolo del movimento per i diritti degli omosessuali, commemorando la rivolta di Stonewall a New York di cinquant’anni prima. Ai sensi dell’Antiquities Act del 1906, Obama ha protetto un’area di 7,7 acri nel Greenwich Village che comprende lo Stonewall Inn, Christopher Park e un labirinto di strade circostanti che furono il luogo della rivolta alla fine di giugno 1969. A Bojano, teatro della rivolta delle donne del 18 giugno 1918, e in tempi moderni delle mamme per le scuole sicure, un evento epocale nella lotta alle discriminazioni di genere.


L’appuntamento è per giovedì 23 luglio alle 16.30 presso la sede del quotidiano internazionale UMDI – Un Mondo D’Italiani, in piazza G. Paolo II, Bojano (CB). Il dibattito seguirà alle 18.30 circa, aperto a tutti, nel rispetto della normativa Covid. Per l’occasione, si uniranno ai ragazzi di Molise Noblesse, Filitalia, Karibu e Integramondo, Antonello Sannino, attivista per i diritti civili, componente del Tavolo Nazionale LGBT, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Danilo Di Leo, presidente Pride Vesuvio Rainbow, componente del corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, e Annamaria Pelle, dirigente scolastico, counselor, una lunga esperienza nel settore delle problematiche giovanili e una gestione aperta e innovativa della scuola.
Il dibattito sarà trasmesso in diretta facebook su Zona Rossa Web Tv con il comune di Cerro al Volturno, partner dell’iniziativa. Alla conduzione del dibattito speciale ci saranno: Mina Cappussi e Ilaria Sabbatino. Ufficio stampa: Sabina Iadarola e Pamela Cioffi. Social web: Franco Iadarola e Andrea De Marco. Grafica: Core by Eliana Cappussi. Segreteria: Luana D’Egidio, Manuela Canzona e Francesco Prioriello. Comunicazione by Ippocrates.


Ilaria: Noi giovani vogliamo sapere perché si deve lottare per essere riconosciuti
“Per chiudere questo percorso, in dirittura d’arrivo, abbiamo scelto di guardare uno dei film-manifesto sul movimento LGBT. – spiega Ilaria, del Movimento per la Grande Bellezza – La discriminazione di genere, definita anche sessismo, riguarda gli omosessuali al pari delle donne. Dopo la visione di Suffragette, proponiamo al pubblico un’osservazione sulle prime lotte compiute, dal mondo omosessuale, per ottenere riconoscimento e accettazione. Noi giovani vogliamo sapere perché si deve lottare per essere riconosciuti”.


Stonewall
Il lungometraggio, sui moti rivoluzionari iniziati a New York la notte del 27 giugno 1969, mostra le difficoltà con cui le persone si sono dovute interfacciare per il proprio orientamento sessuale. Tra discriminazioni sociali e violenti scontri con la polizia, il film espone la realtà, nuda e cruda, dei problemi vissuti da coloro che sono oggetto di stereotipi. Nel cast appaiono volti noti di Hollywood: Jonathan Rhys Meyers, Joey King, Jeremy Irvine, Matt Craven. Giovedì 23 luglio, Cineforum Umdi Covid Time, Stonewall alle 16.30; dibattito aperto al pubblico alle 18.30.
L’organizzazione si riserva di valutare eventuale chiusura degli ingressi per ottemperare alla normativa Covid. Sarà assicurato il distanziamento sociale, la presenza di gel igienizzante e si raccomanda l’uso della mascherina.


Antonello Sannino
Nato a Napoli nel 1977, laureato in ingegneria chimica all’Università Federico II di Napoli. Attivista per diritti civili, tecnico FIDAL (Federazione Italiana Atletica Leggera), Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Pochos Napoli, componente del Tavolo nazionale LGBT, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal 2010 al 2012 Presidente (e fondatore) di Arcigay Circolo Marcella di Folco di Salerno e nel 2012 Portavoce del Salerno Campania Pride. Dal 2012 ad oggi, Presidente Circolo Arcigay Antinoo di Napoli, Consigliere nazionale Arcigay dal 2012 e dal 2012 responsabile nazionale per lo sport di Arcigay. Ideatore dell’ONDA PRIDE nel 2013, portavoce del Mediterranean Pride of Naples dal 2014 e nell’organizzazione di diversi Pride (Salerno, Napoli, Bagnoli, Pompei, Sorrento). Firmatario nel 2018 della Carta del Marseille Pride con le organizzazioni LGBT di Marsiglia, Napoli, Pompei, Istabul, Beirut, Tunisi e Algeri. Dirigente ANPI e impegnato in prima linea nel recupero del protagonismo della comunità LGBT durante la Resistenza. Presidente della Consulta Pari Opportunità della Municipalità 2 di Napoli fino al 2017. Attualmente Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Vico Equense e referente per il comune per la Rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), Segretario dell’Osservatorio della legalità del Comune di Torre Annunziata, componente dell’Osservatorio Permanente sui Beni Comuni della Città di Napoli, del Tavolo LGBT della Città di Napoli e dell’Osservatorio del Lavoro del Comune di Napoli. Collabora con ARCI nei progetti SPRAR e MSNA e coordina diversi progetti come “Facciamo Impresa” POR-FSE Regione Campania. Responsabile salute e benessere per Arcigay Napoli. Componente del CIRB (Comitato Interuniversitario di Ricerca Bioetica) e operatore del progetto “Al di là del Muro” con la casa circondariale di Poggioreale. Candidato con DEM-A al Consiglio Comunale di Napoli nel 2015. Dal 2016 Presidente dell’Associazione Radicale Napoli Ernesto Rossi (nel 2017 nel Comitato nazionale di Radicali Italiani).


Danilo Di Leo
Ha iniziato a danzare all’età di 15 anni in una scuola di danza della sua città e poi, all’età di 17 anni, è entrato nella scuola di danza del Teatro San Carlo, scuola in cui si è diplomato. Già prima di entrare nel corpo di ballo del San Carlo, Di Leo ha preso parte a prestigiose kermesse di danza internazionali, come il Galà di Bogotà in Colombia. Tra gli ultimi spettacoli a cui ha preso parte, ricordiamo “La Dama delle Camelie” di Derek Deane, “Cenerentola” di Giuseppe Picone, “Pink Floyd Ballet” di Roland Petit, “Giselle” di Anna Razzi, “Alice in Wonderland” di Gianluca Schiavoni. Con i suoi spettacoli, ha ballato a Pechino, Singapore, Granada e altri prestigiosi palcoscenici internazionali. Parallelamente alla sua carriera artistica, si è sviluppata la sua presenza nel mondo dell’attivismo LGBT con il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli e oggi è presidente del Pride Vesuvio Rainbow. “Ho superata davvero la paura di rivelare la mia omosessualità quando ho capito di essere innamorato, ma fin da piccolo avevo un legame molto più forte con i maschi. Non ho mai allontanato i miei amici, anzi quando ho capito davvero la verità ho deciso di comunicarlo a tutti. La migliore soluzione è non aspettare che siano gli altri a scoprirlo, ma fare sempre il primo passo, così tutto verrà più facile. Non abbiate paura di mostrarvi per quello che siete”.

Il progetto Molise Noblesse Festival si compone di un gran numero di eventi che movimentano da anni la scena culturale regionale con echi nazionali e internazionali. Per far questo può contare su un parterre di partenariati di riferimento.

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