Vaccinazioni a dipendenti e collaboratori non medici di Neuromed. Testamento: episodio che solleva grandi interrogativi etici e di opportunità

«Quali iniziative intende adottare per fare chiarezza sulle vaccinazioni somministrate a tecnici, dipendenti e collaboratori non di area medica e sanitaria della struttura privata accreditata Neuromed, di proprietà del parlamentare europeo di Forza Italia Aldo Patriciello, nonché verificare se il personale medico preposto alle vaccinazioni abbia rispettato le priorità fissate dal Piano Strategico per le vaccinazioni anti – Covid 19 e, in caso contrario, quali provvedimenti si intendono adottare. È questa una delle domande indirizzate al Ministro della Salute Roberto Speranza in una interrogazione che ho appena depositato». Lo dichiara Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana della componente “L’alternativa c’è” alla Camera dei Deputati.

«Le linee guida del Piano Strategico per vaccinazione anti Covid-19 – continua la parlamentare – sono molto chiare: nella fase 1 hanno la priorità medici, operatori sanitari e socio sanitari, personale e ospiti delle residenze per anziani e anziani over 80 e con l’aumento delle dosi a disposizione anche insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri. Mettere, quindi, in sicurezza le persone più fragili ed esposte è il primo obiettivo, così come ribadito lo scorso 8 febbraio quando, in sede di aggiornamento del Piano, è stato confermato che l’età e le condizioni patologiche pregresse sono le variabili principali di correlazione con la mortalità per Covid-19. In questi giorni però la stampa nazionale e locale ha riportato molti casi di somministrazione dei vaccini a categorie di soggetti non rientranti tra quelle prioritarie, come accaduto anche per alcuni dipendenti di Neuromed non impiegati in attività medica e sanitaria».

« La somministrazione del vaccino a più persone possibili rappresenta sicuramente un dovere civico, oltre che l’unica speranza di acquisire la tanto agognata immunità – prosegue Testamento – ma è chiaro che episodi come quello appena descritto lasciano una grande amarezza e sollevano grandi interrogativi etici e di opportunità, a fronte soprattutto dei gravi problemi del sistema sanitario molisano, con gli ospedali pubblici al collasso, la mancanza di posti letto, la non attivazione dei posti aggiuntivi di terapia intensiva previsti nel decreto –legge “Rilancio” per fronteggiare l’emergenza pandemica, la carenza di personale e le drammatiche condizioni in cui opera quello presente, nonché nell’approvvigionamento e somministrazione dei vaccini alle persone più a rischio, ad esempio anziani, disabili, diabetici, cardiopatici.


Proprio per questo, al Ministro della Salute, ho chiesto anche quali azioni voglia mettere in atto per implementare il Piano strategico vaccinale per i soggetti con patologie pregresse e più a rischio, al fine di garantire in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, la copertura vaccinale ai soggetti maggiormente fragili» – conclude Testamento.

Commenti Facebook