Travagliata vicenda dell’ospedale da campo allestito a Termoli. Ortis presenta interrogazione parlamentare

“Ho chiesto – per mezzo di un’interrogazione parlamentare – ai Ministri della Difesa Guerini e della Salute Speranza di intervenire sulla travagliata vicenda dell’ospedale da campo allestito a Termoli. Mancano i medici e la struttura non è in condizione di funzionare, dunque il Governo (dei migliori) deve fornire le risposte necessarie per garantire l’assistenza sanitaria e la dignità ai pazienti Covid del Molise”.


Lo afferma il senatore Fabrizio Ortis, che interviene di nuovo sulla sanità regionale alla luce di una gestione sempre più inadeguata, da parte delle istituzioni sul territorio, a ogni livello, dell’emergenza sanitaria.


“L’ospedale da campo allestito davanti al nosocomio San Timoteo di Termoli era stato inizialmente realizzato per le terapie sub intensive – ricorda Ortis – ma successivamente è stato destinato ai pazienti non Covid, visto che l’ospedale pubblico di Termoli è stato riservato, con la cosiddetta ‘area grigia’, al supporto dell’unico hub regionale di Campobasso nel trattamento dei pazienti infetti dal nuovo coronavirus.

Dal 10 marzo, pertanto, l’ospedale da campo ha subito una nuova destinazione d’uso, trasformandosi in centro vaccini. Un’ennesima metamorfosi che ha sollevato forti perplessità, a causa degli evidenti problemi che la stessa porta con sé: non essendo arieggiate – spiega il senatore de ‘L’Alternativa C’è’ – le tende dovrebbero essere sanificate ogni giorno per evitare la diffusione del virus. Inoltre, nelle immediate vicinanze dell’ospedale termolese è presente un palazzetto dello sport, il quale, già messo a disposizione dall’amministrazione comunale, potrebbe essere immediatamente disponibile per la sua riconfigurazione come centro vaccinale”.


Non è tutto: a queste criticità, negli ultimi giorni, se ne sono aggiunte altre. Dei 16 medici richiesti per far fronte all’emergenza che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario regionale, soltanto 5, provenienti dall’ospedale militare romano del Celio, sono stati messi a disposizione dell’Azienda sanitaria del Molise.

I professionisti in questione, tuttavia, secondo quanto appreso dagli organi di stampa, pare stiano svolgendo esclusivamente operazioni di logistica. “Agiscono a supporto del il neonato centro vaccinale termolese non essendo stati autorizzati a far altro – così Ortis nella sua interrogazione a Guerini e Speranza – ma purtroppo non è di personale per effettuare vaccinazioni che ha bisogno il Molise”.


“I ministri devono attivarsi – conclude il senatore – per permettere al personale medico militare inviato in Molise di operare nell’assistenza diretta dei malati. Ma soprattutto devono adoperarsi per accrescere il personale a disposizione dell’Asrem inviando nuove unità a questo fine preposte: ce ne servono almeno 20”.

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