Trasporto pubblico locale, Fanelli: perché è tutto fermo?

Da diversi mesi è tutto bloccato e nessuna decisione, nessun atto con conseguenze tangibili, sembra essere stato assunto in attuazione delle delibere 48; 463, 465 e 467 del 2019 – per quello che riguarda i fondi – nonché per affrontare i temi ‘gara’ e ‘piano’. Due leve ferme e connesse che non vengono mosse, con conseguenze gravissime. Non si è attivato il Presidente Toma (che ha avocato a sé la delega per quattro mesi), ma neanche l’Assessore Pallante, attuale responsabile del settore.

Unica novità positiva che apprendiamo oggi dalla stampa – deliberata dalla Giunta con estremo ritardo –  la decisione di rimborsare gli abbonamenti non fruiti nei mesi del lockdown, così come chiesto, dallo scorso mese di giugno, dalla mia mozione presentata in Consiglio regionale (scaricabile dal mio sito internet micaelafanelli.com).

Ma è troppo poco e siamo giunti al punto di non poter più aspettare oltre. Le conseguenze del ritardo sono gravissime. Perché i servizi da parte delle aziende principali continuano ad essere pessimi, i lavoratori sono in sofferenza, i cittadini legittimamente infuriati.

Un’inerzia istituzionale che può costare cara al Molise e che mi allarma più del solito. Perché di questo passo rischiamo di perdere circa 40 milioni di euro disponibili per il 2020\2021, e fino al 2033 120 milioni di risorse nazionali di varia provenienza destinate al Molise.

Tanti, tantissimi soldi indispensabili per ammodernare il parco automezzi, per realizzare infrastrutture, per gli investimenti sul ferro, per rendere più moderno ed efficiente tutto il nostro comparto.

Eppure, nonostante questa storica ed irripetibile possibilità, finora non è stato fatto quasi nulla per mettere a terra i finanziamenti. Innanzitutto per acquistare nuovi autobus che vadano a sostituire quelli vecchi e pericolosi che ancora circolano sulle nostre strade. Perché? Quali sono i problemi, gli impedimenti che si frappongono al cogliere questa opportunità?

Sul mio sito è possibile consultare tutti gli atti propedeutici allo sblocco di questi finanziamenti, rimasti finora lettera morta per inoperosità della Regione. E mi rifiuto di credere che esista una precisa volontà di non utilizzarli. Ma se così fosse, ancora una volta torno a chiedere: perché?

Così come torno a sollecitare la ripartenza della procedura di gara per l’affidamento del servizio. In un lotto unico, in due, con l’opzione unica migliorativa o in altro modo, ma si torni in Consiglio per decidere! Si faccia subito! E si rimandi l’attuazione immediatamente al Rup. Come noto, le ‘carte’ sono pronte. Manca quindi la volontà?!

Mi appello, dunque, all’Assessore Pallante affinché, al più presto, renda concretamente efficaci i deliberati e attivi la gara. Perché continuando a non fare nulla, il dramma del trasporto pubblico locale si trasformerà in tragedia e Donato Toma e il centrodestra non potranno più arrampicarsi sugli specchi, ma dovranno assumersene tutte le responsabilità.

Micaela Fanelli

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