TPL, Fanelli: la maggioranza va ancora in frantumi

Ieri abbiamo ottenuto un importante risultato per il Trasporto pubblico molisano, anticipata dalla revoca della delega ad un assessore che ha fallito su tutti i fronti. La più pesante sconfitta della traballante maggioranza Toma c’era stata proprio sul Trasporto pubblico locale a febbraio 2019. Da lì si è aperta un’evidente spaccatura del centrodestra molisano, che non ha mai trovato la quadra, nonostante i continui rimpasti.

Lunedì 21 luglio, ci troviamo a constatare che quella crisi è ormai insanabile e trascina sul fondo del precipizio i tanti problemi irrisolti dei cittadini molisani. Nei discorsi in Aula di Toma e Niro, visibilmente seccato dalla revoca della delega ai trasporti, la narrazione di un egregio lavoro fatto sul Tpl in due anni. Anni in cui, al contrario, abbiamo assistito ad un continuo quanto inesorabile peggioramento del servizio, a fronte di un aumento del 40% del costo dei biglietti. Poi la linea incomprensibile dell’assessore uscente sul doppio lotto, che gli è costata una bocciatura sonora in Consiglio.

Ad aggravare la situazione, la pessima gestione durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, quando si è garantito il guadagno dei gestori, ma non si è spesa una parola per tutelare i diritti dei lavoratori e i servizi per i cittadini. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo più volte esortato l’assessore ai trasporti a fare leva sul potere contrattuale della Regione per pretendere l’anticipo delle spettanze dei lavoratori. Si poteva fare, si doveva fare. Invece, questa maggioranza sorda davanti ai problemi dei cittadini, è andata avanti senza muovere un dito e tante, troppe famiglie sono state anche sei mesi senza alcuna forma di reddito. Un qualcosa di inaccettabile, che ci ha convinti della necessità di richiedere un nuovo Consiglio monotematico sul tema.

La nostra mozione, approvata oggi in Consiglio, non solo ha spaccato ancora una volta questa maggioranza precaria, ma ne ha evidenziato ancora la mancanza di coerenza: ci riferiamo, senza giri di parole, ai consiglieri Iorio e Romagnuolo, che continuano a tenere sotto scacco il presidente Toma, ma non hanno avuto il coraggio e la coerenza di sfiduciarlo. Ma anche alle numerose ‘assenze ad orologeria’ di diversi consiglieri, col chiaro scopo di far venire meno la maggioranza. Eppure Toma continua ad arrampicarsi sugli specchi, a distribuire deleghe a pioggia, mentre i suoi si lanciano e gli rivolgono colpi di mortaio. Non possiamo non evidenziare la ‘frecciata’ di Niro a Pallante: ora sarà lui a vigilare sull’operato del neo assessore, ‘Sempre se continuerò in questa mia avventura’. Mentre i molisani soffrono crisi epocali in diversi settori, mentre i trasporti vengono divorati da alcuni gestori prepotenti, la maggioranza si trascina a fatica e continua con incredibile indifferenza la consueta lotta delle poltrone.

Il presidente Toma, spavaldamente, ha dichiarato che valuterà se dare seguito agli impegni del Consiglio. Ma per noi sono sacrosanti e vogliamo riepilogarli. Per cosa ci siamo battuti in Consiglio e cosa abbiamo ottenuto? La mozione impegna il presidente a: emettere una nuova ordinanza che elimini definitivamente le fasce orarie con conseguente incremento del numero delle corse; assicurarsi che le aziende incrementino e procedano con il ripristino del numero delle corse e ove necessario il numero dei mezzi a disposizione; verificare che le aziende tornino ad erogare le corse nel pieno rispetto della normativa vigente anche in materia di bigliettazione automatizzata o sistemi di prenotazione e vendita telematica; verificare il rispetto delle ultime linee guida dettate dal DPCM del 14 luglio 2020 recante ‘informazione agli utenti e modalità organizzative per il contenimento del Covid 19 in materia di trasporto pubblico’; verificare che le aziende procedano con la quotidiana sanificazione dei mezzi e alla fornitura agli addetti dei DPI adeguati; convocare un tavolo tecnico tra Regione, aziende e organizzazioni sindacali al fine di verificare e accelerare le pratiche relative alla percezione degli ammortizzatori sociali.

Questi impegni, checché ne dica il governatore, li deve ai lavoratori dei trasporti, ai pendolari, agli studenti, agli anziani che utilizzano principalmente il trasporto pubblico, ai molisani tutti. Il mancato rispetto degli impegni non sarebbe uno ‘sgarbo’ contro il MoVimento 5 Stelle che li ha promossi, ma uno schiaffo ai cittadini che dovrebbe amministrare.

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