Testamento (M5S): “Condivido a pieno la linea di Giustini. In Molise bisogna coinvolgere prima le strutture pubbliche esistenti nella gestione dell’emergenza”

Condivido pienamente le dichiarazioni del Commissario Ad Acta alla Sanità del Molise Gen. Angelo Giustini riguardo la gestione della fase 4 dell’emergenza e la necessità di coinvolgere in primis le strutture pubbliche esistenti e poi quelle private presenti sul territorio regionale, come precisato dal Decreto Cura Italia.

Inoltre, – dichiara Rosa Alba Testamento – come espresso nell’ “Aggiornamento delle Linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in caso di emergenza Covid 19” del Ministero della Salute si deve assicurare, ove possibile, la separazione degli ospedali Covid dalle strutture per pazienti ordinari.

In Molise è certamente possibile ottemperare a questa disposizione per la presenza di numerosi spazi idonei nelle strutture pubbliche del territorio a causa della (purtroppo) consolidata prassi, perpetrata per anni, di smantellare reparti e intere strutture ospedaliere presenti sul territorio molisano, come è avvenuto ad Agnone e soprattutto a Venafro e Larino.

È necessario seguire in maniera precisa le indicazioni provenienti dal Ministero della Salute che vengono formulate tenendo conto delle indicazioni di esperti e di quanto già avvenuto nelle altre regioni, in modo da evitare l’espansione del contagio.

Non si può negare che in Molise si è determinato un progressivo smantellamento della sanità pubblica in favore dei privati accreditati. Ben venga il privato ma in affiancamento e non in sostituzione della sanità pubblica. Questo vale in situazione ordinaria come in emergenza, a maggior ragione se si pensa di agire in modo frettoloso (e disattendendo le indicazioni provenienti dal Ministero della Salute) perché si ritiene, colpevolmente, di aver perso tempo prezioso.

Siamo consapevoli – conclude Testamento –  che i prossimi giorni saranno decisivi per il Molise ed è necessario procedere nella giusta direzione con la massima solerzia.

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