Salgono i contagi. Facciolla: organizziamo tre ospedali, Covid al Cardarelli, altre patologie a Termoli e Isernia


Cresce vertiginosamente il numero dei positivi al Covid in Molise e di pari passo cresce la disorganizzazione della nostra Sanità.
A Colletorto il cluster che vede coinvolti diversi adulti e bambini ha già provocato la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici.Sarebbe necessario, oltre che urgente, fare uno screening a tappeto per evitare l’ulteriore dilagare dei contagi.
A Termoli, all’ospedale San Timoteo, i pazienti positivi vengano fatti stazionare in attesa di essere trasferiti a Campobasso. Questo, ovviamente, può avvenire solo quando si liberano posti al Cardarelli. Nel frattempo, la promiscuità tra malati Covid e pazienti con altre patologie sembra sia la causa di alcuni contagi avvenuti proprio tra le corsie dell’ospedale adriatico
Assistiamo quotidianamente all’incapacità di chi ci governa e di chi ha avuto 5 mesi per poter organizzare una rete sanitaria in grado di fronteggiare la nuova ondata del virus perché, che ci sarebbe stata una nuova ondata Covid, era stato ampiamente previsto. 
E invece niente.
Ci siamo battuti con tutte le forze per far sì che l’ospedale ‘Vietri’ di Larino fosse scelto quale ospedale Covid. Se si fosse seguita questa strada a questo punto saremmo già un passo avanti nell’organizzazione di una rete sanitaria.
E invece niente. 
Toma ha preteso che il Cardarelli fosse anche ospedale Covid e tutti avevamo previsto che la semplice separazione dei percorsi non sarebbe stata sufficiente. Adesso infatti assistiamo al progressivo collasso dell’ospedale del capoluogo che non riesce più a garantire la normale assistenza ai pazienti perché alle prese con i casi Covid. Da giorni ci dicono che mancano anestesisti (impegnati nelle terapie intensive Covid) e che quindi sono sospese tutte le sedute operatorie.
Con spirito ancora una volta propositivo facciamo un’ulteriore proposta e chiediamo a gran voce e con fermezza al Presidente Toma di voler lasciare il Cardarelli esclusivamente come ospedale Covid e di trasformare i due nosocomi di Termoli ed Isernia in due spoke Covid free dove poter accogliere i pazienti con tutte le altre patologie garantendo assistenza ed interventi.
Stavolta non ci fermeremo all’appello al presidente della regione che ratificheremo con una interpellanza urgente, ma coinvolgeremo anche il Ministero della Salute al quale renderemo nota la situazione del Molise che secondo quanto dichiarato dal presidente Toma non può sostenere un secondo lockdown per non morire di povertà ma, aggiungiamo noi, non può neanche rischiare di morire di Covid se non si agisce in fretta.

Avv. Vittorino FacciollaConsiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico

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