Regione/Ufficio di Presidenza: niente rimborso per Assessore e Consigliere che non partecipa ai lavori dell’assise e delle Commissioni

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 08 febbraio all’unanimità una deliberazione, proposta dal Presidente Salvatore Micone, avente ad oggetto: “Adozione misure straordinarie adottate per emergenza Covid-19. Trattenuta su “Rimborso spese di esercizio del mandato” di cui all’art. 2 e 3, L.R. 25.07.2010, n. 10”.


Il provvedimento prevede che qualora un Consigliere regionale o un Assessore non Consigliere partecipi ai lavori del Consiglio regionale o delle Commissioni in modalità telematica (da remoto), ai sensi dell’art. 32 bis del Regolamento per il funzionamento dell’Assemblea legislativa, venga operata, a suo carico, una trattenuta nella misura di € 150,00 a valere sulla voce “Rimborso spese di esercizio del mandato”, di cui all’art. 2 della L.R. 25.7.2013, n. 10.


Tale decurtazione non viene applicata qualora il Consigliere o Assessore è in stato di quarantena obbligatoria.

“L’iniziativa raccoglie l’indicazione –ha spiegato il Presidente Micone- espressa dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari del 28 gennaio scorso, e mira a regolamentare la partecipazione diretta in Aula dei singoli Consiglieri e Assessori al fine di promuovere un confronto più incisivo e diretto, quale quello che avviene in presenza, per meglio esplicitare le singole posizioni politiche e favorire un fruttuoso dialogo istituzionale da cui scaturiscano provvedimenti quanto più incisivi e condivisi possibile, fermo restando le singole posizioni di maggioranza o minoranza.


Un’iniziativa che dobbiamo quale azione solidale alle persone che quotidianamente vanno a lavoro, a scuola, a fare la spesa o in altri luoghi di necessità, affrontando con coraggio i tanti rischi connessi all’emergenza Covid. Ovviamente rivendichiamo, come Ufficio di Presidenza, che l’ha proposta, e come Assemblea consiliare, che l’ha approvata, l’importanza strategica e la necessità operativa della previsione di partecipare da remoto ai lavori dell’Assemblea, così come previsto dall’art. 32 bis del Regolamento interno del Consiglio, aggiunto lo scorso anno durante i primi mesi della pandemia da Covid 19, quale strumento tecnologico e innovativo per consentire all’Assise, e ai suoi organi, di non rallentare, o addirittura sospendere, l’attività legislativa e demografica in presenza di gravi condizioni epidemiologiche o di altra natura emergenziale”.

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