Regione/ Tra Toma e Forza Italia c’è di mezzo…il mare!

di Stefano Manocchio

Cosa si muove all’interno del centro destra molisano? La domanda sorge spontanea (come diceva un personaggio televisivo dal tratto comico) e si alimenterà ulteriormente in vista della prossima tornata elettorale del 2023. Due gli ultimi eventi: la richiesta di Fratelli d’Italia del candidato a presidente della Giunta regionale, nella logica di una naturale turnazione nella coalizione e alcune nomine ‘strategiche’ all’interno del partito di Forza Italia.

Nel primo caso si tratta di una legittima richiesta certo, che però in un certo senso destabilizza il quadro che si stava delineando con la riconferma (partitica non necessariamente nelle persone) del simbolo degli ‘azzurri’ per la massima carica politica regionale. Mentre tutto sembrava portare ad un confronto tra il presidente uscente Donato Toma e l’astro nascente, il sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti, ecco la richiesta che mette in campo anche altri nomi, ad iniziare da quello dell’assessore Quintino Pallante.

Veniamo ora al nodo nomine. La coordinatrice regionale di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, ha nominato Nicola Cavaliere capodelegazione di Forza Italia ed alcuni coordinatori cittadini. A Isernia la scelta è caduta su  Roberto Di Pasquale, che era stato candidato alle elezioni comunali con Cosmo Tedeschi, in antitesi proprio al candidato del centro destra, mentre a Campobasso il medesimo incarico ha premiato Sarah Khalaf, già Donzella dei Misteri, che alle Comunali del 2019, era stata inserita nella lista dei Popolari per l’Italia, guidati in regione da Vincenzo Niro. Inevitabile la levata di scudi dei ‘puristi’ di Forza Italia, che in questo passaggio hanno visto una sorta di ‘campagna acquisti’, quindi qualcosa che va contro la loro appartenenza ‘univoca’ alla sigla forzista. Con un distinguo: ‘nulla questio’ su Cavaliere che oramai da anni è al seguito del partito di Berlusconi.

Fino a questo punto sembrerebbe questione di lana caprina; naturalmente c’è dell’altro che alberga nel non detto. Nel centro destra sarebbe in atto una disputa sotterranea tra il presidente della Regione Molise e quelli che evidentemente non lo vogliono vedere riconfermato alla guida dell’esecutivo anche nella prossima legislatura; formazione, quest’ultima, ancora indefinita ed in gestazione, anche se da più parti si dice che tra i contrari al Toma-bis vi sia stato più volte di recente anche il gruppo che fa riferimento al leader politico attuale del partito in Molise, l’on. Patriciello. Ci sarebbe poi un ulteriore motivo di contrasto tra Orgoglio Molise e Forza Italia (che al netto della grafica dei marchi elettorali finora sono stati identificati come un unicum). Bisogna vedere come entrerà nel discorso di coalizione anche Michele Iorio e, quindi, come si svilupperà il dibattito sull’asse Campobasso-Isernia- Venafro, atteso che però il nome che uscirà fuori dovrà confrontarsi con il termolese Roberti, anche perché sembra che attualmente sia proprio quest’ultimo il favorito nella corsa verso il vertice di Via Genova.

Degli altri, ad iniziare dai ‘centristi’ parleremo in seguito, anche perché ci sarebbero novità non di poco conto.

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