Politica/ Elezioni regionali: Facciolla contro…Facciolla.

Abbiamo già introdotto l’argomento delle prossime elezioni regionali in Molise, con le prime indiscrezioni, certo ‘premature’ ma tali da aprire la strada a quelle che saranno poi le scelte che i partiti decideranno di fare. Mentre nel centro destra è tutto in divenire, con abbondanza di candidati papabili, nella coalizione opposta sembra prevalere una ‘calma piatta’ che generalmente è il preludio alla tempesta; dove tutto sembra lineare si prepara la grande sorpresa finale.

Nel PD la guida regionale sembra essere poi coincidente con l’aspirante più accreditato alla corsa per la presidenza della Giunta Regionale per la prossima legislatura nella coalizione di appartenenza, proprio il segretario regionale, Vittorino Facciolla.

La notizia è che non sarebbe più tallonato da Micaela Fanelli nella corsa allo scranno più prestigioso di Palazzo Vitale; fatto, questo, che porta a parlare di scelte future ed alleanze partitiche. Tendenzialmente spostato verso l’accordo con un centro ampio, l’avvocato di San Martino in Pensilis avrebbe il vantaggio di essere ben visto anche in ambienti all’apparenza ostili, cioè quelli del centro destra e, quindi, pescherebbe voti anche tra i moderati della coalizione ‘azzurra’.

Facciolla avrebbe dalla sua un paio di liste civiche ‘pure’, espressione della società civile, ma di contro non sembra insistere troppo verso l’accordo con il Movimento Cinque Stelle; alleanza che invece ripropone l’entourage della ex-sindaca di Riccia. Alla fine la Fanelli sarebbe orientata verso l’accordo subito con ‘grillini’; ma nel frattempo avrebbe maturato l’idea della candidatura al Parlamento, che è anche molto in linea con il suo curriculum.

Abbiamo anche detto della nascita di un terzo fronte interno al centro sinistra. Si sta delineando una sorta di opposizione proprio alla candidatura di Facciolla ma non solo; sono quelli che non vogliono né l’esponente di San Martino in Pensilis, né l’ex-sindaca di Riccia. Una squadra compatta, formata da ex- DS, con innesti di politici della Margherita. Sono aperti al dialogo con il partito di Grillo e ritengono quasi impossibile cedere su questo tema, ma stanno lavorando molto anche al dialogo con le civiche di spessore. Ragionano a 360°, sempre all’interno della coalizione di appartenenza. Vi è infine l’operazione ‘di recupero’ di politici che sembrano aver abbandonato oramai il campo dell’impegno diretto, vedi Augusto Massa e dei cosiddetti ‘cespugli’, che nel centro sinistra sono sempre stati tanti e nella somma possono fare numero, anche se spesso sono in disaccordo l’uno con l’altro. Insomma nel PD e nel centro sinistra in generale ci sono tante voci, qualcuno dice anche troppe ed è difficile gestirle; fatto questo che rafforza ulteriormente la posizione di Facciola , che i voti di suo li ha e potrà farli valere.

Ci sono poi i Cinque Stelle: ma da quelle parti le notizie escono con il contagocce. Aspirerebbe alla Camera dei Deputati l’attuale sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, che diventerebbe avversario proprio della Fanelli; e, visti i buoni rapporti, almeno ‘strategici’ non è escluso che uno dei due alla fine rinunci a scendere in campo per le politiche. Andrea Greco aspirerebbe alla massima candidatura regionale per la seconda volta; ma difficilmente il PD cederebbe il passo. Insomma sembra che al momento l’unico avversario di Facciolla nel centro sinistra sia lui stesso.

Come finirà la diatriba? Seguiremo gli sviluppi con la giusta attenzione

Stefano Manocchio

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