Per lavoro o in vacanza in Molise niente seconda dose per chi ha scelto di vaccinarsi ,da Figliuolo a Toma solo proclami

Da premettere che vaccinarsi contro il covid 19 deve essere una scelta e non un obbligo , le continue sperimentazioni che in alcuni casi finiscono in improvvisazioni da parte del governo e regioni in nome dell’emergenza conferma la confusione totale .Il Molise giá in ginocchio con un sistema sanitario da delirio che non garantisce il diritto alla salute in primis alla gente che ci vive e ora anche a chi mette piede in questa terra .

Il generale Figliuolo nella sua visita di Maggio in Molise  ha sfoderato il meglio di se compresa la passerella politica e in quell’occasione dichiaró che le vaccinazioni anti covid 19 in particolare la seconda dose erano assicurate anche a coloro che si trovavano fuori regione per esigenze di lavoro ma anche di vacanza , ad oggi questo é possibile in Piemonte , Liguria , Lombardia e Valle d’Aosta , sulla scia dei proclami di Toma e Figliuolo ad oggi varie persone da altre regioni si trovano in Molise con le porte sbattute in faccia come il caso di un un’uomo disabile e per varie patologie anche un soggetto fragile che dalla lombardia ha scelto di soggiornare a Campomarino per tutto il mese di Luglio ad oggi costretto a ripartire per l’11 di Luglio per essere sottoposto alla seconda dose di vaccino , ci ha contattato chiedendoci aiuto dopo vari solleciti.

Questa é la politica delle chiacchiere quella che colpisce e prende in giro sopratutto le persone piú deboli , i molisani la conoscono molto bene,Intanto per questo caso denunciamo pubblicamente l’accaduto, giá da noi segnalato agli enti preposti con una missiva urgente .Il diritto alla salute in Molise é carta straccia per chi ci vive e per chi ci passa.Non abbassiamo la testa, con solidarietá continueremo a lottare anche per questo.

Per SOA Sindacato Operai Autorganizzati Andrea Di Paolo

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