“L’aumento dei costi dell’energia è vissuto da tutti i cittadini con grande apprensione: parliamo delle bollette di luce e gas, addirittura triplicate negli ultimi mesi. Con la guerra in Ucraina poi, è altamente prevedibile un’ulteriore crescita di questi oneri, strettamente legati alle forniture di gas provenienti dall’Est.
Per porre un freno al disastro sociale- affermano i portavoce del M5S regionali- causato da questi aumenti vertiginosi, che gravano maggiormente sulle famiglie meno abbienti e sulle imprese in difficoltà, abbiamo portato in Consiglio regionale una mozione urgente. L’aula ha risposto con un voto unanime ed è un primo segno di sensibilità. Che non deve restare solo sulla carta.
Il governo nazionale, va detto, ha fatto la sua parte: ha annullato gli oneri di sistema per la luce (fino a 16 KWh), abbassato l’Iva al 5 per cento per il gas (fino a marzo), tagliato le fatture per i redditi più bassi e individuato un totale di 5,5 miliardi di euro con il decreto ‘Sostegni ter’. Ma tutti questi interventi, predisposti circa un mese fa, non bastano ad alleggerire il carico su famiglie e imprese. Anche le Regioni devono contribuire per scongiurare l’ennesimo dramma sociale di questi ultimi anni, soprattutto in virtù degli ulteriori aumenti che la guerra comporterà.
Con la nostra proposta – continuano i consiglieri – abbiamo chiesto ed ottenuto l’istituzione di un fondo straordinario, a valere sui fondi di coesione sociali, per scongiurare la chiusura delle attività commerciali e aiutare le famiglie meno abbienti. Ma abbiamo anche chiesto che la Regione Molise si faccia promotrice, presso la Conferenza delle Regioni e sui tavoli ministeriali competenti, di un ulteriore intervento a livello nazionale. Il Governo dovrebbe individuare, dopo un rapido confronto tra gli enti territoriali, dei criteri di distribuzione delle risorse che tengano conto delle caratteristiche orografiche e reddituali. In altre parole, alle Regioni montane dovrebbe essere corrisposto un contributo pro-capite maggiore, perché è chiaro che lì i costi dell’energia sono più elevati.
Ora ci attendiamo che dalle parole si passi ai fatti e si trovino con la dovuta celerità gli strumenti economici idonei a dare respiro ai molisani in affanno”.