La Regione Molise stanzia nuovi fondi per l’inclusione socio lavorativa e il Dopo di Noi. Soddisfazione di Federsolidarietà Confcooperative Molise

“Anno bisesto, anno funesto”? A quanto pare, l’antico detto popolare non vale per il Mondo del
Terzo Settore del Molise, che inizia il 2024 sotto i migliori auspici.
La Regione, per la prima volta, dopo oltre 20 anni di disattenzioni, ha reperito e impegnato poco meno di 300 mila euro del Bilancio regionale 2023-2025 per finanziare i programmi di
inserimento lavorativo e i relativi servizi di sostegno e collocamento mirato dei disabili, come
previsto dall’art. 3 della Legge regionale n. 26/2002 il cd.“Fondo regionale per l’occupazione
dei disabili”.
Tale fondo dovrebbe essere alimentato, annualmente, dai proventi derivanti dalle sanzioni
amministrative irrogate ai datori di lavoro inadempienti agli obblighi occupazionali previsti dalla
legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
Dall’entrata in vigore della legge a oggi, la Regione Molise non aveva mai individuato, né
assegnato tali risorse.
La boccata d’ossigeno, per il Terzo settore, arriva, invece, quest’anno, grazie a due determine
del 23 dicembre scorso, che stanziano, su un capitolo del Bilancio regionale, rispettivamente
somme per 142.713,34 e 155.886,82 euro, tutte destinate all’inserimento lavorativo dei disabili.
A questo si aggiunga la delibera di Giunta regionale n. 931 del 21.12.2023, che approva la
riprogrammazione di fondi, pari a € 559.000,00, per il Dopo di Noi, in favore delle persone con
disabilità grave prive del sostegno familiare.
Soddisfazione è stata espressa da Federsolidarietà Confcooperative Molise che, per anni,
ha intavolato un dialogo, tenace e insistente, con la politica locale, cercando di sensibilizzare gli
interlocutori a quella giustizia sociale, troppo spesso dimenticata.
Dopo un lungo periodo di battaglie politiche, incontri, convegni, mobilitazioni, oggi qualcosa si
muove, pertanto Federsolidarietà plaude all’iniziativa dell’assessore alle Politiche sociali,
Gianluca Cefaratti, e dell’intera Giunta regionale, che sembrano aver ascoltato le sollecitazioni
pervenute dal mondo della cooperazione.
“Questi provvedimenti – afferma il presidente Nino Santoro – rappresentano una vittoria e il
superamento di 25 anni di arretratezza culturale della nostra Regione nei confronti della
cooperazione sociale e di tutte le cooperative di tipo B, che hanno sempre operato, senza alcun
aiuto, nei percorsi di inclusione lavorativa. Oggi, grazie ad un deciso ed efficace intervento,
l’assessore Cefaratti ha concretizzato e spostato le lancette in avanti di 25 anni”.

Ora la palla passa all’Agenzia Regionale Molise, chiamata ad attivare tutte le procedure per la
gestione dei fondi. “I centri per l’ impiego – continua Santoro – facciano la loro parte attraverso
le convenzioni ex Art. 14 della L.69/99”.
Federsolidarietà Confcooperative Molise, dal canto suo, continuerà a supportare ed informare le
proprie cooperative e a vigilare affinché, sul territorio regionale, i fondi vengano utilizzati al
meglio per progettare un futuro più inclusivo nella complessa realtà del lavoro protetto.

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