“Il Molise è, ormai, una regione senz’acqua. La regaliamo – o quasi – alle regioni confinanti, ma non ce né per noi molisani! A tre mesi dall’inizio dell’emergenza che aveva interessato l’area del capoluogo, ci ritroviamo oggi con ben 41 comuni coinvolti – come emerso dall’ultimo incontro tenutosi presso la Prefettura di Campobasso – e con una emergenza idrica che sembra solo peggiorare e trasformarsi definitivamente in una grave crisi economica e sociale, considerati i disagi arrecati alle famiglie e alle piccole attività commerciali di un Molise già alle prese con mille difficoltà”.
E’ quanto si legge in una nota di Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di Sinistra Italiana.
“Tre mesi che segnalano purtroppo – spiega – non solo l’assenza di precipitazioni piovose importanti, ma soprattutto quella del Governo regionale che ha pensato bene di nascondersi dietro la guerra tra enti che si rinfacciano da settimane colpe e responsabilità: il presidente Roberti risulta infatti non pervenuto, come se la questione non lo riguardasse. Al territorio, proprio in un momento delicato come questo, manca una leadership istituzionale autorevole in grado di dare una visione e di individuare soluzioni a medio e lungo termine”.
“Ciò che spaventa di più i molisani – aggiunge Notarangelo – è la mancanza di trasparenza e l’assenza di una strategia che provi almeno ad affrontare il problema e in qualche modo a superarlo. Si vive praticamente alla giornata, con Grim e Molise Acque – conclude – a fare da comodi capri espiatori di una crisi che prima di essere ambientale è innanzitutto politica, ma i cittadini sono sempre più esasperati e coloro che occupano i cosiddetti piani alti della Regione non potranno rifugiarsi per sempre nelle confortevoli stanze del potere”.