Emendamento sbarramento partiti, Fanelli e Facciolla: aberrazione democratica di Toma e dei consiglieri

Un’aberrazione democratica nel metodo e nel merito, il colpo di mano della maggioranza, che con un emendamento presentato fuori tempo massimo, in sede impropria come il bilancio, cambia la legge elettorale a vantaggio esclusivo dei consiglieri in carica nei partiti maggiori.

Con lo sbarramento al 5%, infatti, si avvantaggiano i partiti e le coalizioni più grandi, con buona pace del pluralismo democratico della società molisana, dei diritti di rappresentanza, della possibilità di tutti, soprattutto dei piccoli partiti e movimenti, di poter accedere ai seggi del Consiglio regionale.

Così riversando all’esterno l’immagine di una classe politica attenta solo alla propria sopravvivenza, senza tenere minimamente conto delle esigenze e della volontà dei cittadini, stracciando ogni regola democratica a meno di un anno dalle elezioni.

Un golpe in piena regola, perpetrato da una maggioranza di centrodestra, e che rappresenterà la sua pietra tombale, un boomerang che gli elettori molisani scaglieranno contro i consiglieri che così facendo, pensano di poter mettere a tacere partiti minori e movimenti civici.

Lo diciamo da rappresentanti di un partito che probabilmente si avvantaggerà di questa norma: oggi si è stracciata, ancora una volta, la democrazia.

Toma e i suoi consiglieri hanno scritto la pagina più deprecabile e più detestabile della peggior legislatura della Regione Molise.

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