Elezioni/ Il vento della protesta travolge anche il Molise

E’ una vera e propria rivoluzione nell’urna elettorale quella che si sta materializzando dopo i primi dati elettorali, che non sembra risparmiare il Molise, tutt’altro. Partiamo da questo dato completamente parziale, che vede al Senato un inedito testa a testa tra il candidato del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Marzio e Michele Iorio del centro destra, con il primo addirittura in vantaggio (ma siamo ad una percentuale scrutinata ancora decisamente bassa). Il meccanismo elettoorale, con i resti regionali ed una sola lista collegata, in questo caso porterebbe a Palazzo Madama anche Francesco Ortis. Quello che ancor più meraviglia è che anche le prime sezioni di Venfro e Isernia non vedrebbero il centro destra né dominare, come si pensava, ma neanche in vantaggio. Ora, fra poche ore potremmo essere smentiti o risvegliarci con la conferma che il ciclone Cinque Stelle ha travolto anche il Molise, fatto considerato certamente probabile alla Camera, soprattutto nel collegio di Campobasso, dove i segnali parlerebbero di una sorta di piccolo plebiscito. Tutto prematuro certo; allora diamo i dati nazionali.Gli exit poll, ma anche le proiezioni, confermano quelle che erano le impressioni della vigilia, anzi le rafforzano, ma non mancano le sorprese. Il Movimento Cinque Stelle si confermerebbe primo partito in Italia, con oltre il 30% ed un distacco abissale rispetto al PD, circa 10 punti percentuali, mentre nel centro destra sarebbe un testa a testa tra Forza Italia e Lega, entrambe vicine al 15%. I pentastellati (29-32%) correrebbero alla pari con la coalizione moderata (33,5-36,5) mentre il centro sinistra si fermerebbe al 25-28%, penalizzato anche di circa cinque punti in percentuale dalla scissione con LeU. Ma non basta: la Lega supererebbe Forza Italia nei seggi al Senato e tutto sembra andare verso l’affermazione di un vento forte di protesta. Basti pensare che la Lega alle ultime politiche aveva percentuale pari ad un terzo a rispetto a quella di adesso e i pentastellati fino a poco fa immaginavano solo nel libro dei sogni il risultato che si sta prefigurando. La somma del voto di protesta è forse unica al mondo: 48%! La conclusione è semplice: la politica ‘tradizionale’ ha distrutto tutto quello che poteva distruggere, si è allontanata dalla gente e continua a farlo. Ma adesso la popolazione ha fatto capire che non le sarà più permesso.

Stefano Manocchio

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