I comunisti del Molise, a seguito delle dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone , rese disponibili solo dopo lunghi anni in cui sono rimaste chiuse in un cassetto, esprimono seria preoccupazione per il futuro della popolazione molisana esposta. Si tratta di una colpevole manchevolezza che, se confermata, rappresenta una ulteriore “bomba ecologica” contro chi vive nei territori contaminati e che spiegherebbero l’aumento di danni alla salute dei cittadini, degli animali e del territorio più in generale. Evidentemente non sono sufficienti: i danni ambientali provocati ai confini con la Puglia nel basso Molise, i probabili sversamenti ed avvelenamenti nel Venafrano e gli elevati livelli di diossina riscontrati nel latte materno, la paventata ipotesi di installare nell’area del Matese un centro di stoccaggio di ecoballe (nell’area a cavallo tra le regioni Molise e Campania), gli interramenti di rifiuti pericolosi di ogni tipo, chimici e speciali come quelli ospedalieri.
Anche il Molise è stretto nella morsa dei clan malavitosi!!!
I Comunisti del Molise ritengono sia necessario ed improcrastinabile far luce sulla situazione sanitaria ed ambientale nella nostra regione, attraverso una verifica puntuale della situazione ambientale delle aree indicate dal pentito di camorra Schiavone. S’impone, inoltre, un’analisi dettagliata della situazione delle falde acquifere, della qualità dei terreni e dell’aria perché i cittadini molisani hanno il diritto di conoscere quali crimini siano stati commessi ai loro danni e, conseguentemente, quali le possibili soluzioni per evitare conseguenze letali per la propria salute.
Sappiamo che si richiede uno sforzo imponente alle istituzioni preposte!!
I comunisti del Molise saranno al fianco dei cittadini e di tutte le organizzazioni che vogliono lavorare per definire, una volta per tutte, quale futuro si vuole disegnare per il nostro Molise e chiediamo, a gran voce, che venga istituita una “Commissione Regionale” che operi e faccia luce sulla situazione ambientale in cui versa il Molise e verificare prima e dare risposte poi all’allarme lanciato in questi giorni magari iniziando col conoscere e scoprire gli esatti luoghi dove eventualmente possono essere sotterrati rifiuti tossici altamente nocivi per la salute dei molisani.