In un tempo segnato da transizioni profonde, da sfide globali e da un mercato del lavoro in continua evoluzione, la CISL rilancia con forza una proposta che può cambiare il destino di milioni di lavoratori e lavoratrici: uno Statuto della persona nel mercato del lavoro.
“Non basta più difendere il posto di lavoro — dichiara Antonio D’Alessandro, Segretario CISL Molise — dobbiamo difendere la persona, accompagnarla, sostenerla, valorizzarla. È questa la sfida del nostro tempo.”
Una proposta concreta, non uno slogan. La CISL, guidata dalla segretaria generale Daniela Fumarola, ha presentato una piattaforma chiara e ambiziosa:
Ø Un conto personale di apprendimento, finanziato dalla bilateralità, accessibile anche a disoccupati e autonomi.
Ø Formazione come diritto soggettivo e portatile, sostenuta da permessi studio e da un rafforzamento del Fondo Nuove Competenze.
Ø Incentivi mirati alle imprese che assumono, formano, contrattualizzano con qualità, soprattutto donne e giovani NEET.
Ø Misure per le madri lavoratrici, perché più occupazione femminile significa più crescita per il Paese.
“Questa non è assistenza — sottolinea D’Alessandro — è riformismo concreto. È costruire un reddito di dignità attraverso lavoro ben formato, retribuito e contrattualizzato. È dare risposte vere, non promesse elettorali.”
I numeri parlano, ma non bastano. A giugno 2025 l’Italia ha registrato 24,2 milioni di occupati, con un tasso di occupazione stabile al 62,9% e disoccupazione al 6,3%.
“Segnali positivi, certo — commenta D’Alessandro — ma non possiamo accontentarci. Il Mezzogiorno, le donne, i giovani, gli over 50 restano troppo spesso ai margini. Serve una visione industriale di lungo periodo, ma anche misure immediate.”
La CISL propone di abolire i tirocini extracurricolari, rilanciare l’apprendistato duale, investire negli ITS e stabilizzare le risorse del programma GOL.
“Dobbiamo rendere più conveniente assumere a tempo indeterminato — aggiunge il Segretario CISL Molise — e destinare contributi aggiuntivi a una pensione di garanzia per i giovani. È una questione di giustizia intergenerazionale.”
Contrattazione, partecipazione, fiscalità: il triangolo della dignità. Il sistema delle relazioni industriali dimostra solidità: nel primo semestre 2025 le retribuzioni contrattuali sono cresciute del 3,5%, e l’Istat prevede +3,1% su base annua.
“È la prova che la contrattazione redistribuisce ricchezza — afferma D’Alessandro — ma bisogna accelerare. Vanno rinnovati tutti i contratti scaduti, a partire dai metalmeccanici. E va attuata pienamente la legge 76 sulla partecipazione, conquista storica della CISL.”
Sul fisco, la CISL propone una riduzione dell’Irpef, la detassazione delle tredicesime, e una maggiore imposizione sulle grandi rendite.
“Serve una fiscalità giusta — insiste D’Alessandro — che premi chi lavora e sostiene le famiglie. Basta con i condoni e le scorciatoie. Vogliamo investimenti su sanità, scuola, casa, pubblico impiego e pensioni.”
Riformismo, non piazza. Mentre altri sindacati annunciano mobilitazioni, la CISL sceglie il confronto.
“Non rincorriamo la piazza per principio — chiarisce D’Alessandro — ma vogliamo negoziare avanzamenti concreti. Avanzare proposte, costruire soluzioni, questo è il nostro metodo. E oggi, questo vuol dire mettere alla prova le parole della premier Meloni sul Patto della responsabilità.”
L’unità sindacale? Sì, ma con contenuti. “La CISL è pronta a una nuova stagione di rapporti unitari — conclude D’Alessandro — ma dentro un campo riformista chiaro, praticabile, fondato su valori irrinunciabili: autonomia dai partiti, primato del contratto, protagonismo dei lavoratori. L’unità serve se dà più forza alle battaglie, non se si riduce a sfilare insieme in piazza.”
Antonio D’Alessandro Segretario CISL Molise “È il tempo della persona. È il tempo del coraggio. È il tempo della CISL.”